Il giorno del giudizio si avvicina, se la BCE aumenta i tassi ecco cosa fare per non finire in crisi

Se la BCE aumenta i tassi ecco cosa fare-proiezionidiborsa.it

La Banca Centrale Europea potrebbe alzare i tassi di interesse il 15 giugno. Quali sono le conseguenze per le famiglie italiane per l’ennesimo rialzo? Come possiamo proteggerci da una ulteriore stretta del denaro? Il giorno del giudizio si avvicina.

Il 15 giugno la Banca Centrale Europea (BCE) deciderà se aumentare o meno i tassi di interesse. Attualmente quelli sui rifinanziamenti principali sono al 3,75%. La maggior parte degli analisti concorda su un possibile aumento di un altro quarto di punto, dello 0,25%. Difficile che l’aumento possa essere superiore oppure che i tassi rimangano fermi.  Si tratta di una decisione cruciale per l’economia dell’area euro, ma anche per le tasche dei cittadini. Infatti, i tassi influenzano il costo del denaro, sia per chi lo presta che per chi lo chiede in prestito.

L’impatto dui mutui e sui finanziamenti se aumenteranno i tassi di interesse

Per i mutui è già scattato l’allerta. Se i tassi saliranno, come prevedibile, chi ha un mutuo a tasso variabile vedrà aumentare ulteriormente la rata mensile da pagare alla banca. Da quando la BCE ha iniziato la politica monetaria restrittiva, a luglio dello scorso anno, la rate dei mutui a tasso variabile hanno subito un’impennata. Mentre la rata è rimasta immutata per i mutui a tasso fisso.

Un impatto negativo si avrà anche sui finanziamenti al consumo, come quelli per l’acquisto di auto o elettrodomestici. In Italia il credito al consumo è sempre più diffuso e un aumento dei tassi riguarderà un vasto numero di italiani. A fine anno 2022 i prestiti per consumo e finanziamenti personali delle famiglie italiane ammontavano a 256 miliardi di euro circa. Una cifra superiore di 3 miliardi rispetto a 5 anni prima. In caso di aumento dei tassi nulla cambierà per chi ha già un finanziamento in atto, mentre sarà più oneroso fare nuovi acquisti a debito.

Il giorno del giudizio si avvicina, ecco come difendersi dall’aumento dei tassi

Come possono fare gli italiani a difendersi da un eventuale aumento dei tassi? Innanzitutto, è bene valutare la propria situazione finanziaria. In caso di mutuo a tasso variabile occorre verificare se si ha la possibilità di rinegoziare il proprio mutuo. Le soluzioni possono essere diverse. Dalla scelta del tasso fisso a un mutuo con Cap.

Quello che comunque conviene fare è cambiare mutuo, perché la corsa dei tassi potrebbe non finire a giugno. E comunque anche se il prossimo aumento fosse l’ultimo, i tassi non scenderanno prima della metà del prossimo anno. Quindi per tutto questo periodo di tempo le rate rimarranno elevate.

Misure contro l’aumento dei tassi anche per chi non ha un mutuo

I tassi di interesse gravano su ogni debito, quindi ridurre il proprio debito è la soluzione più efficace. Il giorno del giudizio si avvicina e se la BCE aumentasse i tassi evitiamo di fare nuovi finanziamenti perché potrebbero costarci molto caro. Paradossalmente sono proprio i piccoli acquisti fatti con il credito al consumo che fanno gonfiare enormemente il debito personale.

Tanti piccoli finanziamenti alla fine del mese fanno aumentare l’ammontare totale delle rate da pagare. Costi che si assommano alle altre spese fisse, come le bollette, le spese alimentari e per la casa. Per pagare telefonino, vestiti, tv ecc. si rischia di dovere risparmiare sul cibo. Invece l’attuale difficile situazione dovrebbe essere di stimolo per evitare di spendere in oggetti non indispensabili ed aumentare la quota del proprio risparmio.

Consigliati per te

1 Commenti
Recenti
Vecchi
Inline Feedbacks
View all comments