Il gatto più giocherellone è quello dello stilista Gabbana secondo una ricerca che svela anche le razze più pigre

Il gatto più giocherellone

Ogni gatto ha una sua personalità, ma sembrerebbe che gli appartenenti alla medesima razza condividano alcuni tratti e tendenze. Questo perlomeno sarebbe l’assunto di base da cui sarebbe partita un’interessante ricerca finlandese. Tra i vari aspetti indagati anche la maggiore propensione al gioco e alle attività. Ne è derivata come risultato una classifica che pone al primo posto una razza molto pregiata, quella posseduta da Stefano Gabbana. Se dovessimo essere persone poltrone, però, potrebbe essere meglio puntare sui gatti in fondo alla classifica, così da trovare un compagno con la nostra medesima indole.

I comportamenti e tratti della personalità dei gatti sono al centro di uno studio promosso dal Dipartimento di bioscienze veterinarie di Helsinki. Ricerca pubblicata sulla rivista scientifica MDPI nel 2021. Attraverso dei questionari online, ritenuti validi e attendibili, gli studiosi avrebbero raccolto i dati necessari per classificare i gatti circa alcune caratteristiche.

Tra i 7 aspetti investigati anche l’essere più o meno energici e attivi, con particolare riferimento alla propensione al gioco e ad attività simili. Un tratto da considerare quando adottiamo un micio, perché dovremo condividervi giornate e interessi, dunque preferibile trovarsi sulla stessa lunghezza d’onda. Andiamo dunque a svelare la classifica e a vedere chi occupa i posti superiori e inferiori, nonché dove si trova il nostro gatto, se dovessimo possederne.

Il gatto più giocherellone è quello dello stilista Gabbana che guadagna l’oro sul podio

La classifica della ricerca finlandese pone in alto i mici più giocosi e dinamici. Al primo posto si trova una razza davvero particolare e insolita, quella del Bengala. Deriva da un incrocio effettuato dall’uomo tra un gatto domestico e un gatto leopardo, una specie selvatica. Si tratta di una razza pregiata, dal mantello maculato e che raggiunge cifre da capogiro. Costerebbe tra i 1.000 e i 2.000 euro, anche di più in caso di esemplari da esposizione. A possederne una coppia, perlomeno fino a qualche tempo fa, era lo stilista Stefano Gabbana. I loro nomi sarebbero stati Zambia e Congo. Data la loro parentela con un esemplare non addomesticato, forse non dovrebbe sorprenderci il fatto che siano particolarmente energici. Ad aggiudicarsi la medaglia d’argento l’Abissino, mentre il bronzo va all’Ocicat, razza poco diffusa, che ha l’aspetto di un felino selvatico ma in realtà frutto di incroci domestici.

Al quarto posto si piazza l’elegante Angora Turco caratterizzato dal pelo folto. A seguire il Somalo, simile all’Abissino ma dal mantello lungo. Segue il gatto Orientale assieme ad alcuni suoi parenti: Seychellois, Himalayano e Snowshoe. Successivi rispettivamente il Turco Van, il Burmese, gatti non raggruppabili, Korat, Cornish Rex e il Blu di Russia.

Verso le razze feline più pigre di tutte

Giungiamo dunque a metà classifica, dove troviamo i gatti che sono una via di mezzo per quanto riguarda l’essere attivi. Appartengono a questa sezione il Siamese e il Balinese. Poco più sotto si piazzano invece l’Europeo, lo Sphynx e il Devon Rex, nonché il Gatto delle foreste norvegesi. Scendendo incontriamo il Siberiano assieme al Neva Masquerade, il Maine Coon, l’American Curl e dei gatti autoctoni finlandesi. Giungiamo dunque verso le ultime cinque posizioni che si aprono con il Gatto Sacro di Birmania. A seguire alcuni gatti meticci domestici di razza non identificabile.

Ed eccoci finalmente a scoprire i posti in fondo alla classifica, dove si collocano i tre gatti che sarebbero più inclini a sonnecchiare che a giocare. I più pigri sono, in ordine decrescente, il British Shorthair, il Ragdoll e infine il Persiano. Quindi il gatto più giocherellone è quello dello stilista Gabbana, ossia il Bengala, mentre questi ultimi sono i più poltroni. Anche questi però sono posseduti da alcuni personaggi famosi, tanto è vero che sia Serena Bortone che Valeria Marini hanno una particolare varietà di Persiano. Per rimanere nel mondo Vip, invece, Maurizio Costanzo aveva un Certosino, non incluso nella ricerca scientifica. Inoltre, il presentatore condivideva con Maria De Filippi l’amore per una piccola razza canina.

Consigliati per te