Nel nostro Paese sono purtroppo numerose le famiglie costrette a vivere situazioni di disagio socio-economico.
L’emergenza epidemiologica e la crisi economica dovute alla pandemia hanno, di certo, aggravato una situazione già estremamente delicata per moltissime persone.
Non tutti sanno però che chi si trova in difficoltà ha la possibilità di usufruire dei cc.dd. Bonus sociali. Ossia di agevolazioni economiche che consentono di ottenere sconti sulle bollette di luce, acqua e gas.
Infatti, dalle recenti indagini dell’ISTAT è emerso un dato sconcertante. Sebbene queste agevolazioni esistano da diverso tempo, solo in pochi le conoscono.
Infatti, prima dell’emergenza da Covid 19 solo il 36% delle famiglie e dei cittadini aventi diritto, ha presentato domanda per ottenere le agevolazioni ed ha avuto accesso a questi sconti.
Proprio per dare la possibilità a più famiglie di beneficiare degli sconti in bolletta, i Comuni e l’ARERA hanno deciso che dal primo gennaio 2021 gli sconti sarebbero arrivati in automatico, senza presentare alcuna domanda al CAF o ai Comuni.
Sufficiente per accedere ai Bonus dal primo gennaio 2021, sono la Dichiarazione Sostitutiva Unica, meglio nota come DSU.
Lo scenario è tuttavia cambiato. Infatti, il Garante blocca lo sconto sulle bollette di luce e gas che sarebbe dovuto partire in automatico dal primo gennaio 2021.
Il Garante blocca lo sconto sulle bollette di luce e gas che sarebbe dovuto partire in automatico dal primo gennaio 2021
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Il Garante della Privacy ha espresso parere negativo sulle modalità decise dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) sull’acquisizione dei dati dall’INPS.
Secondo l’Autorità Garante la nuova procedura violerebbe la privacy e così il nuovo meccanismo tarda a partire.
Con il parere dello scorso 17 dicembre 2020, il Garante ha bloccato lo sconto sulle bollette di luce e gas che sarebbe dovuto partire in automatico dallo scorso primo gennaio 2021.
Le criticità sollevate dal Garante riguardano il meccanismo di trasmissione dei dati personali dei cittadini da parte dell’INPS al SII (Sistema Informatico Integrato).
Sembrerebbe, allora, al momento, tutto fermo in attesa che il Garante, l’ARERA ed i Comuni decidano quanto prima il da farsi.
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