I continui alti e bassi non hanno affatto contribuito a fare chiarezza sugli scenari più probabili per i prezzi del greggio. Infatti, il futuro del petrolio è ancora molto incerto e bisogna fare molta attenzione per evitare di restare incastrati in posizioni contro tendenza.
Cosa potrebbe condizionare il prezzo del greggio?
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Le crescenti preoccupazioni per le interruzioni delle forniture nel Medio Oriente stanno influenzando il mercato globale del petrolio greggio. I conflitti in corso, come quello tra Israele e Hamas, insieme agli attacchi Houthi dello Yemen che hanno causato interruzioni delle spedizioni nel Mar Rosso, stanno aumentando le tensioni legate alle forniture di petrolio. Nonostante l’importanza strategica del Medio Oriente nella produzione e nel trasporto globale di energia, con oltre il 30% della produzione mondiale di petrolio proveniente da questa regione, i recenti conflitti hanno sollevato preoccupazioni sulle rotte marittime critiche, contribuendo all’aumento dei prezzi globali del petrolio.
Tuttavia, le decisioni politiche della Federal Reserve americana e il valore del dollaro statunitense hanno un impatto predominante sui prezzi del petrolio. Sebbene si preveda che la Federal Reserve possa ridurre i tassi di interesse nel 2024, le sfide legate all’aumento dell’inflazione potrebbero far mantenere tassi più alti per un periodo più lungo. Questo potrebbe ridurre la domanda di petrolio e quindi i prezzi, poiché costi più elevati possono rallentare l’economia. Anche la domanda globale di petrolio sta perdendo slancio, con una significativa diminuzione della domanda dalla Cina. Mentre l’offerta globale di petrolio è aumentata, guidata principalmente dai paesi non-OPEC, le scorte statunitensi sono diminuite notevolmente, toccando livelli minimi dal 2016.
Tuttavia, le dinamiche della domanda e dell’offerta, insieme a fattori come la crescita economica globale e le tensioni geopolitiche, continueranno a influenzare i prezzi del petrolio nel prossimo futuro.
Il futuro del petrolio è ancora molto incerto, fare molta attenzione: le indicazioni dell’analisi grafica
Il petrolio ha chiuso la seduta del 23 febbraio a quota 76,49 $, in ribasso del 2,70% rispetto alla seduta precedente. La settimana si è chiusa in ribasso del 2,19% rispetto a quella precedente.
Sia sul time frame giornaliero che su quello settimanale la situazione è molto simile. Su entrambi i time frame, infatti, c’è una fortissima resistenza in area 80 $ che già in passato aveva frenato le quotazioni. Alla rottura di questo livello, sia sul giornaliero che sul settimanale, il rialzo potrebbe continuare secondo gli scenari indicati dalle linee continue.
I ribassisti, invece, potrebbero avere la meglio nel caso di chiusure settimanali inferiori a 73 $.
Time frame giornaliero
Time frame settimanale
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