Il Ftse Mib ha ancora una chance di ripartire al rialzo

Il Ftse Mib ha ancora una chance di ripartire al rialzo

Dopo un mese di agosto tutto al rialzo, la prima settimana di settembre sembra volere confermare le previsioni negative che arrivano dalla Storia. Tuttavia, non ancora tutto è perduto e settimana prossima potrebbe essere decisiva per il futuro di medio/lungo termine del Ftse Mib.

Cosa è successo nel corso dell’ultima settimana?

Il mese di settembre è storicamente caratterizzato da debolezza e volatilità nei mercati finanziari, e questo settembre non fa eccezione. La prima settimana del mese ha visto chiusure negative sui principali listini globali, inclusi quelli europei. L’indice EuroStoxx50 ha registrato un calo complessivo di oltre il 4,5%, mentre il Cac40 ha perso più del 3,6%. Anche il Ftse Mib italiano e il Dax tedesco hanno subito perdite superiori al 3%.

La settimana è iniziata con un forte sell-off nei titoli tecnologici, con Nvidia che ha perso quasi il 10% in una singola seduta. Questo trend negativo è proseguito fino alla chiusura della settimana, quando sono stati pubblicati gli attesi dati sul mercato del lavoro statunitense. Tuttavia, tali dati non hanno chiarito l’entità del prossimo taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, previsto per la riunione del FOMC (Federal Open Market Committee) il 18 settembre. L’incertezza riguarda se il taglio sarà di 25 o 50 punti base. Il mercato del lavoro, monitorato dalla Fed insieme all’inflazione, è stato uno dei fattori dietro al crollo dei mercati che ha portato al “Black Monday” del 5 agosto.

Gli investitori ora guardano alla settimana successiva, in cui due eventi saranno particolarmente significativi: i dati sull’inflazione degli Stati Uniti e la riunione della Banca Centrale Europea (BCE). Il consenso degli analisti, secondo Bloomberg, prevede un rallentamento dell’indice dei prezzi al consumo (CPI) statunitense al 2,6% per il dato generale, mentre la componente core dovrebbe restare stabile al 3,2%. Sul fronte BCE, gli analisti prevedono un taglio dei tassi di 25 punti base, il secondo nel 2024 dopo quello già avvenuto a giugno.

Nel frattempo, alcuni titoli si sono distinti positivamente durante la settimana, tra cui Enel, Hera e Inwit. Enel, in particolare, ha beneficiato delle aspettative di ulteriori tagli dei tassi da parte della BCE. Inoltre, la società ha ricevuto una valutazione positiva da UBS, che ha mantenuto una raccomandazione di acquisto (“buy”) e ha rivisto al rialzo il target price da 7,55 a 8,25 euro per azione.

Dall’altra parte, tra i peggiori titoli della settimana, si trovano Leonardo, STMicroelectronics e Iveco. Leonardo, ex Finmeccanica, ha subito un forte calo, con una perdita di oltre il 7% nella sola seduta di lunedì. Il ribasso è legato ai timori di una riduzione della spesa militare, emersi dopo le elezioni regionali in Germania. Per Leonardo, il saldo settimanale complessivo è stato negativo, riflettendo l’incertezza che caratterizza il settore.

In sintesi, la prima settimana di settembre ha confermato la volatilità tipica del periodo, con mercati in ribasso, aspettative su decisioni di politica monetaria in arrivo e una performance divergente tra settori e titoli individuali.

Revisione trimestrale degli indici

Il FTSE Italia Index Series Committee ha annunciato la revisione trimestrale degli indici di Piazza Affari, che diventerà effettiva a partire da lunedì 23 settembre 2024, dopo la chiusura delle negoziazioni di venerdì 20 settembre. Per quanto riguarda l’indice principale della Borsa Italiana, il Ftse Mib, non ci saranno modifiche: nessuna nuova azienda entrerà o uscirà dal paniere, che continuerà a includere le 40 società più importanti per capitalizzazione e liquidità. Tuttavia, la composizione degli indici secondari come Star, Mid Cap e Small Cap subirà delle variazioni.

Per il Ftse Mib, l’indice delle principali società quotate a Milano, viene confermata la lista attuale delle aziende. La lista di riserva, che comprende le società potenzialmente pronte a entrare nell’indice, include Buzzi, Banca Generali, BFF Bank e Webuild. FTSE Russell pubblicherà il 16 settembre un avviso riguardante il numero di azioni e i pesi di investibilità, oltre al nuovo divisore dell’indice che sarà aggiornato dopo la chiusura delle negoziazioni del 20 settembre.

Per quanto riguarda gli altri indici, ci sono alcune modifiche. Nell’indice Star, che include piccole e medie imprese con elevati standard di governance, trasparenza e liquidità, viene segnalato l’ingresso di Generalfinance, senza alcuna esclusione. Nell’indice Ftse Italia Mid Cap, che rappresenta aziende di medie dimensioni, Banco di Desio e della Brianza sostituirà Industrie De Nora. Banco di Desio, alla chiusura delle negoziazioni del 5 settembre, ha registrato una capitalizzazione di mercato di 696 milioni di euro e una performance positiva del +42,3% dall’inizio dell’anno.

Infine, l’indice Ftse Italia Small Cap vedrà l’inclusione di quattro società: Generalfinance, Industrie De Nora, Revo Insurance e SYS-DAT. Queste modifiche riflettono l’evoluzione del mercato e il posizionamento delle aziende in termini di capitalizzazione e liquidità nei rispettivi segmenti.

Le indicazioni dell’analisi grafica

Dopo quattro settimane di fila al rialzo le quotazioni del Ftse Mib Future hanno registrato un ribasso settimanale di oltre il 3%. Potrebbe essere, quindi, probabile un’accelerazione al ribasso secondo lo scenario indicato in figura dalla linea continua. Una conferma in tal senso potrebbe arrivare da una chiusura settimanale inferiore a 32.736.

I rialzisti, invece, potrebbero accelerare nuovamente al rialzo nel caso di chiusure settimanali superiori a 33.923. In questo caso il rialzo potrebbe svilupparsi secondo lo scenario indicato in figura dalla linea tratteggiata.

Tutti gli indicatori sono impostati al ribasso sul grafico del Ftse Mib Future

Tutti gli indicatori sono impostati al ribasso sul grafico del Ftse Mib Future

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