Il Ftse Mib brilla nell’ultima seduta della settimana, ma il bilancio settimanale è pesante. Se, infatti, al termine delle contrattazioni di venerdì ha guadagnato circa l’1,3% registrando una della migliori performance a livello mondiale, a livello settimanale è stato tra i peggiori con un ribasso di oltre il 3%.
I dati macro che hanno fatto volare i mercati nel corso dell’ultima seduta della settimana
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Il mercato del lavoro statunitense ha registrato un andamento positivo nel mese di settembre 2024, con l’aggiunta di 254.000 nuovi posti di lavoro nei settori non agricoli. Un risultato molto superiore alle aspettative degli economisti, che prevedevano un aumento di 145.000 unità. Nel settore privato, la creazione di posti di lavoro ha raggiunto le 223.000 unità, in crescita rispetto alle 114.000 di agosto, revisionate al rialzo. Questa crescita ha portato il tasso di disoccupazione a scendere al 4,1%, rispetto al mese precedente.
Anche i salari medi orari hanno mostrato segnali positivi, con un incremento del 4% su base annua e un aumento dello 0,4% su base mensile. Hanno, quindi, superato le attese del mercato. Questi dati suggeriscono un mercato del lavoro robusto, che riduce la probabilità di un taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve nella prossima riunione. Mentre inizialmente si ipotizzava un taglio di 50 punti base, i mercati ora ritengono più probabile una riduzione più contenuta, di 25 punti base.
Nubi nere, però, si stagliano ancora all’orizzonte
Lo scenario internazionale continua però a essere dominato dalle tensioni geopolitiche in Medio Oriente, in particolare dopo l’attacco missilistico iraniano contro Israele. Gli operatori di mercato seguono con attenzione le reazioni israeliane e gli sviluppi dei raid e delle incursioni in Libano, oltre a monitorare l’andamento dell’inflazione statunitense. Il prossimo dato sull’inflazione, atteso in rallentamento, sarà pubblicato giovedì e potrà offrire ulteriori indicazioni sui futuri movimenti della politica monetaria della Fed.
Nel frattempo, anche il fronte sindacale statunitense ha vissuto sviluppi positivi. Dopo quattro giorni di sciopero nei porti della East Coast e del Golfo, il sindacato International Longshoremen’s Association (ILA) ha raggiunto un accordo provvisorio con la United States Maritime Alliance. L’intesa include un aumento salariale del 61,5% in sei anni e l’estensione del contratto fino al 2025. Tuttavia, restano aperte alcune questioni, in particolare quella legata all’automazione delle attività portuali, che richiederà ulteriori negoziati.
Il Ftse Mib brilla nell’ultima seduta della settimana, ma il bilancio settimanale è pesante: le indicazioni dell’analisi grafica
Dopo l’ottima chiusura settimanale di settimana scorsa, le quotazioni ritracciano bruscamente dai massimi degli ultimi 20 anni. Una chiusura settimanale superiore a 35.940, poi, potrebbe aprire le porte a una nuova accelerazione rialzista che potrebbe portare le quotazioni oltre livelli che non vede da 20 anni.
Un segnale di debolezza potrebbe arrivare da una chiusura settimanale inferiore a 33.923.
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