Le credenze legate alla vita contadina sono numerose e molte suscitano grande fascino. Da Nord a Sud, in ogni regione, le generazioni passate che lavoravano la terra hanno tramandato negli anni delle leggende legate alla coltivazione. Non avendo strumenti tecnologici o di nuova generazione, per organizzare il lavoro spesso osservavano la luna, per prevedere il clima, invece, “leggevano” i frutti dell’orto.
In alcune zone la tradizione affidava le previsioni meteo, in particolari giorni, alla cipolla. Il rito consisteva nel disporre 12 spicchi di cipolla, cosparsi di sale, su un tagliere di legno, tenuto fuori tutta la notte, verso Est. Il giorno dopo si procedeva all’interpretazione della cipolla, ogni spicchio rappresentava un mese dell’anno.
Un’altra tradizione contadina ha come protagonista i cachi. All’interno del loro seme, che non tutti posseggono, era possibile notare 3 figure differenti, legate a una determinata condizione climatica. Se vi era l’immagine di una forchetta, l’inverno sarebbe stato moderato, il coltello annunciava l’arrivo del freddo, il cucchiaio, invece, molta neve.
Il loto è un frutto orientale, molto apprezzato in Cina per le sue molteplici virtù. Solo negli ultimi secoli abbiamo potuto apprezzare, in Italia, il suo gusto inconfondibile.
Il frutto ricco di potassio e magnesio dal sapore delicato e zuccherino come un dolcino
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I cachi hanno una forma tondeggiante, di colore arancione, ma anche più giallo o rosso. La varietà che troviamo in Italia, nella maggior parte dei casi, non contiene semi, la consistenza è come un dessert al cucchiaio, polposa, quasi cremosa. Il gusto è davvero inebriante, molto dolce, fresco, intenso, sia nella versione vaniglia che kaki mela, senza tannini.
Questo è il periodo per raccoglierli, quando non sono ancora del tutto maturi. Per poterli mangiare dovremo aspettare che i tannini siano completamente degradati.
Questo frutto colorato è una vera miniera di minerali, vitamine A e C e carotenoidi. Nello specifico, possiede una quantità non indifferente di potassio, fosforo, magnesio, calcio, ma anche ferro, rame e manganese. Fonte di beta-carotene, flavonoidi e fibre, che promuovono la salute dell’intestino e cardiovascolare.
L’unico caso in cui potrebbero esserci controindicazioni, è se si fa uso di ipertensivi che potrebbero entrare in contrasto con il frutto.
Come conservarlo
Il frutto ricco di potassio e magnesio dal sapore delicato e zuccherino come un dolcino, possiamo gustarlo da ottobre a dicembre.
Per mangiarlo basterà togliere il picciolo e con un cucchiaino togliere tutta la polpa all’interno. Un altro modo per servirlo in tavola è frullarlo con un mixer e sbriciolare sulla superfice qualche castagna bollita, un vero piacere per il palato.
Per conservarli a lungo, dobbiamo tenerli in cassette di legno, in luoghi senza umidità e luce. Evitiamo di ammassarli uno sull’altro, se sono troppi, utilizziamo un’altra cassetta della frutta. In alternativa, potremo anche congelarli, senza buccia, negli appositi sacchetti, dureranno per circa 6 mesi.
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