L’estate è, nell’immaginario comune, la stagione del caldo, delle vacanze, del mare e delle belle giornate. In realtà, però, dal punto di vista dell’alimentazione, l’estate è anche la stagione della frutta e della verdura. In questo periodo, infatti, questi alimenti abbondano sulle nostre tavole, tanto da diventare spesso i protagonisti indiscussi delle nostre pietanze. In questo articolo vorremo introdurre quello che per molti è considerato il frutto più dolce dell’estate, ossia il fico.
Una pianta antichissima che ha conquistato il Mondo intero
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I fichi sono le infruttescenze del fico comune, una pianta appartenente alla famiglia delle Moracee. Originaria dell’Asia minore, essa si diffuse nel corso dei secoli in tutti i Paesi affacciati sul Mediterraneo, fino a raggiungere il continente americano e l’Oceania. Ad oggi, i maggiori produttori al Mondo sono proprio nel bacino del Mar Mediterraneo, ossia Egitto, Algeria e Turchia. La pianta di fico (ficus carica), quindi, gradisce essenzialmente climi caldi e poco umidi, e non tollera temperature inferiori ai -10 gradi centigradi.
In Italia, ne vengono coltivate tantissime varietà, sia unifere (che fruttificano solo una volta all’anno), che bifere. Delle prime ricordiamo, ad esempio, il marchesano, il pissaluto, il brogiotto nero, il verdino e così via. Del secondo gruppo, invece, appartengono le varietà piombinese, napoletano, portoghese e tante altre.
Senza approfondire ulteriormente le caratteristiche della pianta di fico, in questo articolo concentreremo la nostra attenzione sui suoi frutti, specialmente dal punto di vista nutrizionale. I fichi, infatti, vengono spesso demonizzati poiché considerati ricchi di zuccheri e quindi di calorie. In realtà, però, come vedremo, ciò non è del tutto vero.
Il frutto più dolce dell’estate che sarebbe povero di calorie
I fichi, come ben sappiamo, hanno un gusto particolarmente dolce e, per questo motivo, si apprestano ad essere utilizzate in tantissime ricette. Tuttavia, benché la componente zuccherina sia abbastanza prevalente, il contributo calorico è simile a quello delle male o dei kiwi. Infatti, 100 g di fichi (non secchi) apporterebbero soltanto 51 kcal.
Oltre a ciò, essi sono composti per circa l’82% di acqua e sono anche un’ottima fonte di fibre. Queste ultime non solo forniscono un forte senso di sazietà ma, essendo per lo più insolubili, facilitano e velocizzano il transito fecale. I fichi freschi, inoltre, contengono delle discrete quantità di:
- sali minerali, come potassio, calcio e manganese;
- vitamine, come quella C e quelle del gruppo B;
- antocianine, dei pigmenti che conferiscono la tipica colorazione rossa e che sarebbero importanti per la salute cardiovascolare.
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