Il forno a microonde fu brevettato nel 1946 e il primo modello industriale fu messo in commercio nel 1947. I modelli più piccoli, cioè quelli per uso domestico, furono invece messi in commercio intorno agli anni cinquanta.
Oggi il forno a microonde è molto usato ed è presente nelle case della maggior parte delle famiglie italiane. E’utilizzato per scongelare cibi, per cuocere o scaldare in modo più veloce rispetto alla cottura sui fornelli o in forno.
Il forno a microonde fa male o no alla salute?
Non aumenta il rischio di cancro
Molti dubbi sono stati sollevati sulla tossicità per la salute dell’utilizzo di questo elettrodomestico, in modo particolare, sulla radioattività da esso emessa.
Il cibo cotto al microonde non è radioattivo, perché è scaldato con radiazione a radiofrequenza, dotata di una bassa quantità di energia. Solo le radiazioni ad alta energia, hanno potere ionizzante, cioè sono in grado di modificare la struttura subatomica della materia, e quindi di provocare alterazioni del DNA che possono aumentare il rischio di cancro. Il cibo, cotto o riscaldato al microonde non è radioattivo perché non è sottoposto a radiazioni ionizzanti. Le radiazioni emesse dal microonde non devono essere confuse con la radioattività.
Il forno a microonde fa male o no alla salute? No, bisogna però fare attenzione alle infezioni e alle intossicazioni.
Le temperature raggiunte dal microonde non sono in grado di eliminare i batteri dei cibi non freschissimi, ossia quelli tenuti in frigo da qualche giorno, come al contrario accade con quelli cotti ai fornelli. È preferibile quindi cuocere dei cibi freschi, per evitare di intossicarsi o di contrarre infezioni.
Attenzione alle scottature
Il pericolo maggiore dato dall’utilizzo di questo elettrodomestico, e’ quello delle scottature. Alcuni prodotti con il grill possono raggiungere temperature anche di 100 gradi sulle superfici esterne, come la porta e la superficie superiore. Anche se nel microonde il contenitore dei cibi non si scalda, il cibo al suo interno invece lo fa e trasferisce questo calore al recipiente, che deve essere estratto con molta attenzione onde evitare di incombere in delle ustioni.
La cottura al microonde non altera gli alimenti, anzi, rispetto alla cottura tradizionale danneggia meno le vitamine B e la C. Produce meno sostanze nocive, come idrocarburi policiclici aromatici e ammine eterocicliche tipiche della cottura alla griglia.