Semplificazione delle misure pensionistiche italiane, questo ciò che emerge dal piano del Governo sulle pensioni 2024 introdotto nella Legge di Bilancio. Infatti spariscono alcune misure e nasce il Fondo unico pensioni 2024. Un unico strumento con un’unica età pensionabile alternativa alla pensione di vecchiaia classica.
Ecco un’attenta analisi delle nuove possibilità di pensionamento anticipato per i lavoratori ma non solo. Infatti la novità guarda anche a chi un lavoro non lo ha più o ha problemi di salute e familiari.
Il Fondo unico pensioni 2024 al via, ecco come sfruttare le uscite
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Con l’addio simultaneo all’APE sociale e ad Opzione donna, spariscono alcune misure di pensionamento anticipato e compaiono novità interessanti. Perché nasce il Fondo unico pensioni 2024, almeno nelle previsioni della Legge di Bilancio. La manovra infatti deve ancora essere approvata dal Parlamento, ma nel testo fuoriuscito dal Consiglio dei Ministri, la novità pare scontata. Infatti nel 2024 si potrà andare in pensione a 63 anni con un Fondo unico. Uscite quindi 4 anni prima con contributi e requisiti differenti a seconda delle categorie. E così che a 63 anni potranno uscire quanti si trovano con:
- 35 anni di contributi se lavoratrici;
- 36 anni di contributi se invalidi, caregivers, disoccupati o alle prese coi lavori gravosi;
- 41 anni di contributi per la restante platea dei lavoratori.
Ecco limiti, vincoli e requisiti aggiuntivi
Il Fondo unico pensioni 2024 al via. In termini pratici quindi, uscite a 63 anni di età e via libera alle pensioni 2024 con ben 4 anni di anticipo. Ma a che condizioni? infatti in attesa che il Fondo unico pensioni 2024 diventi definitivo con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio, i dubbi sui requisiti aggiuntivi restano. Perché se dentro questo Fondo confluiscono sia l’APE sociale che Opzione donna, c’è il rischio che restino in vigore anche le limitazioni che queste misura hanno avuto da sempre.
Vincoli che verrebbero assorbiti dal nuovo Fondo. Per esempio c’è il vincolo del ricalcolo contributivo della pensione che per Opzione donna ha significato sempre grandi tagli di assegno pensionistico per le lavoratrici uscite con la misura. Il dubbio che il ricalcolo contributivo venga esteso a tutti c’è. Oppure il vincolo di importo della pensione non più alto di 1.500 euro al mese, come lo è stato dal 2017 per l’APe sociale. Quest’ultima misura infatti aveva pure delle particolarità non propriamente positive per i pensionati. A prescindere dal fatto che la misura è stata sempre temporanea (fino ai 67 anni e poi stop, ndr), nell’APE sociale i beneficiari si sono imbattuti in:
- assenza di tredicesima;
- mancata applicazione del trattamento minimo e delle maggiorazioni;
- non reversibilità della misura a causa di decesso prematuro del pensionato;
- assenza di indicizzazione al tasso di inflazione.
Tutti limiti questi che potrebbero essere assorbiti dal nuovo Fondo unico pensioni 2024.