Sono già diversi anni che gli amici a 4 zampe coadiuvano l’uomo nella vita quotidiana. Basti pensare ai cani da salvataggio, ai cani antidroga, cani guida per non vedenti o più in generale alla pet-therapy.
Negli ultimi anni i ricercatori si sono dedicati allo studio dell’olfatto del cane. Dunque il fiuto del cane ti salva la vita. Ecco come questo può accadere anche a te.
È stato dimostrato che l’olfatto dei cani, 10000 volte più sviluppato di quello umano, riesce ad individuare alcune patologie molto gravi.
Grazie a questi studi, nell’ultimo decennio, gli amici a 4 zampe sono diventati inseparabili guardie del corpo, ad esempio, dei pazienti diabetici. Il diabete è una malattia cronica individuata attraverso la misurazione della quantità di glucosio nel sangue. È tra le principali patologie che affliggono oggigiorno i paesi avanzati.
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) emette continue raccomandazioni per promuovere interventi di prevenzione della patologia diabetica.
Distinguiamo 2 forme di diabete: tipo 1 che insorge in età giovanile e che può essere tenuto sotto controllo dalla somministrazione di insulina e di tipo 2, situazione in cui il paziente è resistente all’insulina.
L’olfatto dei cani riconosce la situazione in cui la glicemia umana scende sotto la soglia di guardia, quando quindi si sta per manifestare la crisi diabetica.
La crisi diabetica
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Solitamente la notte è il momento più a rischio per il paziente diabetico, quando non misurando per lungo tempo i valori glicemici, si rischia il coma diabetico. Il paziente, in condizione di alterazione glicemica, secerne una sostanza, attraverso la saliva ed il sudore, che viene immediatamente percepita dal fiuto del cane. L’animale addestrato svolge un doppio compito: allertare la persona più vicina della situazione di pericolo ed intervenire attivamente. In pratica il cane addestrato, odorando il pericolo, abbaia rumorosamente e prontamente porta il kit salvavita al suo padrone. Appare evidente che il fiuto del cane ti salva la vita.
Il cane addestrato (alert-dog)
Le razze maggiormente predisposte all’addestramento sono i Labrador, ma anche alcuni meticci. Il primo cane addestrato a diventare “alert-dog” proveniva proprio da un canile.
È importante sapere che si può addestrare anche un cane adulto che vive con noi già da qualche anno.
Ci vogliono circa 2 anni affinché il controllo glicemico possa essere interamente affidato al cane. In Italia sono presenti numerose scuole che si occupano di questo tipo di addestramento ed è L’università di Verona a tenere insieme le fila del progetto.
Dal 2014 l’utilizzo dei cani antidiabete si è diffuso lungo tutto lo stivale italiano, in particolar modo per l’assistenza dei bambini affetti dalla patologia.
La domanda che ognuno di noi dovrebbe farsi è: io, malato di diabete, preferirei convivere con un antipatico apparecchietto antidiabete o con un amico generoso, un cane, che può prendersi cura di me?