Oltre all’eleganza, questa pianta affascina per la consistenza delle sue infiorescenze, che le hanno fatto guadagnare il nome di “fiore di cera” o “fiore di porcellana”. Effettivamente, assomigliano a delle piccole, pregiate sculture, raccolte in gruppi che nel complesso ricordano la forma di un ombrello.
Particolarmente adatta ad arredare pergole o porticati poco esposti al sole, questa varietà è assolutamente decorativa. Come è accaduto ad altre antiche piante da ombra, ricche di charme, anche il fiore di cera è caduto per diversi anni nell’oblio. Fortunatamente, le riviste di giardinaggio sono riuscite a riportarlo in auge e a far si che si diffondesse di nuovo. In particolare, viene apprezzato in contesti dove si cerca di creare ambienti retrò e di gran classe.
Il fiore di cera è un rampicante sempreverde di coltivazione non complessa. Basta conoscerlo per ottenere meravigliosi risultati. È da ricordare che l’Hoya, nome botanico del fiore di porcellana, conta più di 200 cultivar diverse, caratterizzate dalle medesime infiorescenze bianche e rosse al centro e le foglie verde scuro e carnose.
Ciò che può cambiare è il portamento, infatti questa pianta può vantare anche delle varietà di tipo arbustivo. Anche se, va detto, come rampicante è davvero unico nel suo genere. Soprattutto, perché ama l’ombra e questo permette all’Hoya di coprire anche i muretti e i supporti destinati a rimanere nudi, poiché quasi mai accarezzati dalla luce solare.
Il fiore di cera è un rampicante sempreverde, perfetto per le zone d’ombra
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L’Hoya proviene dall’Australia e in generale dalle isole lambite dall’Oceano Pacifico ed è capace di inebriare con il suo meraviglioso profumo. La propagazione è possibile sia per talea che interrando i suoi particolarissimi semi vellutati.
Le tipologie più comuni nel nostro Paese sono senza dubbio la Hoya carnosa, presente nella maggior parte dei vivai, e quella a portamento ricadente. Come lasciano intuire le sue origini, il fiore di porcellana ama i climi caldi e umidi, dunque in inverno, nel nord Italia, sarebbe opportuno spostarlo all’interno dell’abitazione. Nei climi del centro sud, invece, la Hoya si trova benissimo. Se non fosse possibile ricoverare la pianta al chiuso, mano a mano che il clima diventa più rigido, basta posizionarla in un luogo al riparo dalle gelate e dai venti freddi. A questo proposito, un porticato o un terrazzo potrebbero essere l’ideale.
Le piante di Hoya fioriscono non appena raggiunta l’età di 1 o 2 anni, in primavera e nel primo autunno. Prediligono terreni ben drenati e arricchiti con sabbia e terriccio acido. Per quanto si tratti di una pianta abbastanza rustica, bisogna prestare attenzione alle annaffiature. Infatti, tende ad accusare la carenza di acqua, pertanto bisogna ricordarsi di idratarla non appena il terreno intorno alle radici diventa asciutto.
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