Per la nona settimana consecutiva l’euro chiude al ribasso contro il dollaro. C’è stato un piccolo segnale di ripresa al termine della seduta di venerdì dopo l’aumento dei tassi, senza, però, cambiare lo scenario generale. La spiegazione può essere trovata nelle parole di un esperto dei mercati valutari che ha dichiarato: se i mercati del credito sono ancora convinti che quando si aumentano i tassi come ha fatto la Fed, alla fine si arriva a una recessione, dove va la gente? Si rivolge al dollaro. Queste parole spiegano in modo eccellente la situazione attuale del cambio euro dollaro e del perché il dollaro continua a rafforzarsi nonostante tutto.
Il dollaro continua a rafforzarsi nonostante tutto: come tradare il cambio euro dollaro? Le indicazioni dell’analisi grafica
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Il 15 settembre la chiusura del cambio euro dollaro (FXEURUSD) è stata a 1,0656, in rialzo dello 0,20% rispetto alla seduta precedente. La settimana ha chiuso in ribasso dello 0,40% rispetto a quella precedente.
Time frame giornaliero
Nelle settimane scorse dopo molti tentativi falliti, le quotazioni sono riuscite a rompere il supporto in area 1,0819 e a confermare il segnale ribassista. Ci potrebbero, quindi, essere tutte le condizioni per una continuazione ribassista verso il successivo punto di inversione in area 1,0362. La mancata tenuta di questo livello, poi, potrebbe favorire un ulteriore allungo verso la parità. Su questo livello, poi, la probabilità che si possa invertire al rialzo è molto elevata.
Solo un immediato recupero di area 1,0819 potrebbe favorire una ripresa del rialzo. Un debole segnale di incoraggiamento per i rialzisti, invece, è arrivato dalla chiusura di venerdì sopra la resistenza in area 1,0644 €.
Time frame settimanale
Anche a livello settimanale le quotazioni hanno dato un brutto segnale ribassista. La chiusura settimanale sotto il supporto in area 1,0815, infatti, è stata confermata per la terza settimana consecutiva e potrebbe favorire un’accelerazione verso la parità euro dollaro.
D’altra parte a livello settimanale era dal millennio scorso che l’euro non era così debole tanto a lungo contro il dollaro. Sono ben nove, infatti, le settimane consecutive al ribasso. Un pattern che non si registrava dal 1997.
In caso di immediato recupero di area 1,0815, poi, si potrebbe ipotizzare una ripartenza al rialzo. Una conferma di questo scenario potrebbe arrivare da una chiusura settimanale superiore a 1,11.
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