Il diritto utile per acquistare un bene su internet e che vale molti soldi

acquisti online

Ogni volta che acquistiamo un bene o un servizio dalla distanza non ci dobbiamo sentire in pericolo. Concludere acquisti online o al di fuori di un’attività commerciale non è più una angosciante sfida a chi riesce a spuntare la migliore occasione. Per fortuna esistono delle norme chiare che ci tutelano nei confronti di acquisti che non vanno nella direzione sperata. È merito delle norme del codice civile e del cosiddetto codice del consumo (Legge 206/2005). In particolare, ci può risultare utile il diritto al ripensamento, più conosciuto come diritto di recesso (art.3 del codice). Questo ha un’estensione molto più amplia di quello che comunemente in molti pensano. Ma come funziona il recesso, ovvero il diritto utile per acquistare un bene o un servizio online?

Quale è il termine utile per esercitare il diritto, e nei confronti di quali prodotti?

Nessuna giustificazione e nessuna penalità, bensì la completa e semplice restituzione di quanto versato. Sono questi i grandi vantaggi per il consumatore riguardanti il diritto di recesso per beni e servizi acquistati al di fuori di locali commerciali: può trattarsi di un contratto concluso per strada, telefonicamente oppure online.

Ci sono 14 giorni di tempo per richiedere la restituzione della somma versata. Questi vengono considerati dal momento della conclusione del contratto per quanto riguarda i servizi. E dalla consegna materiale dell’oggetto nei confronti di un bene. La comunicazione per scritto deve avvenire tramite l’utilizzo di raccomandata a/r nei confronti del professionista venditore oppure tramite apposito modello predisposto dallo stesso e da inviare online. Da questo momento verranno conteggiati poi ulteriori 14 giorni durante i quali il venditore deve effettuare la restituzione integrale della cifra versata.

Dalla completa ed integrale restituzione della somma versata dall’acquirente occorre però sottrarre i costi sostenuti per il trasporto e la consegna del bene. Fanno eccezione in questo caso la previsione di una norma esplicita in senso contrario tra le parti, oppure in ogni caso la consegna di un prodotto che abbia difetti. In questo caso il consumatore può richiedere la sostituzione e la riparazione dello stesso previa anche copertura delle spese di trasporto. In questo caso il difetto dovrà essere segnalato entro 2 mesi dalla scoperta oppure entro 8 giorni nel caso di rinvenimento da parte del professionista.

Chi ha la partita IVA può usufruire del diritto al ripensamento?

Il codice del consumo tutela gli acquirenti privi di effettiva e completa capacità informativa, ovvero quanti agiscono per scopi estranei all’attività imprenditoriale, artigianale o professionale. Infatti il diritto al ripensamento supplisce alla possibilità di visionare un prodotto direttamente in un negozio. Per questo motivo non si può estendere la norma ai professionisti (dotati dunque di partita IVA) in quanto si presuppone la loro idoneità nel poter comprendere la caratteristica di un prodotto da acquistare alla distanza. Resta comunque la possibilità tra le parti di derogare in senso migliorativo, così come la tutela rispetto al bene non conforme o difettato.

Il diritto utile per acquistare un bene o un servizio online

Ricordiamo però che non tutti i prodotti sono inclusi all’interno di quelli che danno diritto alla restituzione della somma versata. Come dimostrato dall’articolo 59 del codice del consumo sono esclusi i beni che rischiano di deteriorarsi rapidamente, quelli confezionati su misura  ed i beni e servizi legati a fluttuazione di prezzo.

Il consumatore gode di moltissimi diritti in quasi tutte le situazioni in cui si ravvisa un interesse alla salute oppure un forte squilibrio contrattuale. Ad esempio, se viviamo in affitto e troviamo muffa o forte umidità potremmo far valere i nostri diritti anche economici.

Per non parlare poi di cosa potrebbe avvenire in caso di versamento del canone d’affitto per un contratto concluso in nero.

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