Il diritto alla pensione acquisito può anche essere perso se si commettono questi errori anche in buona fede

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Per quel che riguarda la pensione di vecchiaia o quella anticipata previste dalla Legge Fornero, una volta raggiunti i requisiti si ha diritto al trattamento. Ed è importante per il lavoratore sapere che al compimento di una determinata data nulla potrà impedirgli di accedere alla pensione. Questo per consentire anche di presentare dimissioni dal posto di lavoro nel rispetto dei termini di preavviso obbligatorio. Ma è bene sapere che il diritto alla pensione acquisito non sempre si mantiene a prescindere. Soprattutto con misure in deroga come l’APE sociale, la Quota 41 per lavoratori precoci o con la pensione anticipata contributiva.

Attenzione alla variazione dei requisiti

Non sempre raggiungere il diritto alla pensione cristallizza il diritto. Ad esempio aver raggiunto i requisiti per accedere alla Quota 41 per lavoratori precoci non significa automaticamente poter prendere la pensione. Supponiamo che il beneficio sia stato riconosciuto ad un caregiver precoce con 41 anni di contributi. Se nei 3 mesi di finestra l’assistito viene a mancare si perde il diritto all’accesso. Perchè l’assistenza deve essere in corso alla decorrenza del trattamento.

Allo stesso modo per chi vuole, ad esempio, accedere alla pensione anticipata contributiva il diritto può essere perduto.  Con 20 anni di contributi post 1995 e 64 anni, si acquisisce il diritto alla pensione se l’assegno maturato è di almeno 2,8 volte l’assegno sociale INPS. Ma se, pur avendo tutti i requisiti, il lavoratore decide di riscattare contributi antecedenti al 1996 perde il diritto alla pensione. Non sempre, quindi, il diritto si cristallizza. È necessario che non mutino le condizioni per mantenere l’accesso

Il diritto alla pensione acquisito può anche essere perso se si commettono questi errori anche in buona fede

Non solo, però, se i requisiti cambiano prima della decorrenza del trattamento. Il diritto alla pensione può venire meno anche in corso di fruizione. Avere, quindi, una pensione liquidata non garantisce il “per sempre”. Bisogna sempre fare attenzione a non commettere errori che possano far perdere il diritto al trattamento.

E’ il caso, ad esempio, di chi lavora con pensione Quota 100 e Quota 102. Le prime due misure consentono solo lavoro autonomo occasionale nel limite dei 5.000 euro l’anno. La pensione viene sospesa per tutto l’anno solare in cui si percepiscono redditi da lavoro autonomo o dipendente. Quindi bisogna fare molta attenzione a quello che si decide di fare fino al compimento dei 67 anni.

Stresso discorso con Quota 41 per lavoratori precoci che non ammette il cumulo di redditi da lavoro con quelli da pensione. In questo caso, però, il divieto vige solo per il tempo che separa dal raggiungimento del requisito contributi per l’anticipata ordinaria.

Approfondimento 

È possibile alzare l’importo dell’assegno di pensione troppo basso senza integrazione al trattamento minimo facendo in questo modo

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