Il 16 giugno del 2022 il Governo Draghi grazie al Decreto Semplificazioni ha cambiato il calendario fiscale, procrastinando alcune delle date di pagamento più importanti.
Bisogna prestare attenzione a questi cambiamenti, per non commettere errori.
Ecco perché in questo articolo riassumeremo le nuove date modificate dal decreto, da appuntare e tenere presente per effettuare i prossimi pagamenti fiscali nel giusto periodo e con la giusta scadenza.
Il Decreto Semplificazioni sposta alcune scadenze fiscali tra cui IMU, autodichiarazione di aiuti di Stato e altre ma attenzione alle scadenze
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La prima importante modifica riguarda l’autodichiarazione degli aiuti di Stato che le aziende hanno ricevuto durante il periodo pandemico. Questa dichiarazione sarebbe dovuta essere presentata entro il 30 giugno, ma il decreto ha fatto slittare la scadenza al 31 ottobre 2022.
Un’altra seconda scadenza fiscale importante che è stata modificata è quella che riguarda la presentazione della dichiarazione IMU. Non dovrà più essere consegnata entro il 30 giugno 2022, ma entro il 31 dicembre 2022. Per compilare correttamente la dichiarazione IMU bisogna seguire alcuni suggerimenti.
Altre scadenze fiscali modificate dal Governo
Il Decreto Semplificazioni sposta alcune scadenze fiscali. Oltre ad IMU e autodichiarazione degli aiuti Covid, anche la dichiarazione dell’imposta di soggiorno è stata spostata dal 30 giugno al 30 settembre.
L’invio degli elenchi INTRASTAT, invece, potrà essere inviato entro la fine del mese successivo.
Si è anche cancellato, per l’anno fiscale 2022, il sistema delle perdite sistematiche che faceva aumentare l’IRES per le società di comodo.
Con il Decreto Fiscale il Governo raggiunge l’obiettivo di cambiare il calendario fiscale, semplificare alcuni procedimenti e inserire anche alcuni aiuti economici a sostegno dei cittadini.
Per esempio si aumenta l’Assegno Unico a vantaggio dei figli disabili e si è istituito un fondo di 60 milioni di euro per combattere la povertà educativa.
Le semplificazioni fiscali cosa riguardano?
Ecco alcune semplificazioni fiscali varate dal Decreto Semplificazioni:
- le scelte di dove destinare l’8, il 5 e il 2 per mille saranno dematerializzate;
- semplificate anche le modifiche del domicilio fiscale;
- semplificata anche la gestione degli errori nel bilancio delle micro-imprese;
- semplificate anche le modalità di deduzione dell’imponibile IRAP per il personale subordinato;
- eliminato l’obbligo per patronati, CAF e commercialisti di conservare i documenti sulle spese sanitarie;
- semplificazione dell’esterometro perché il decreto fissa il tetto a 5.000 euro. Solo oltre questa soglia bisognerà segnalare all’Agenzia delle Entrate i movimenti in denaro da e per l’estero;
- i crediti d’imposta spettanti ad una persona defunta saranno bonificati direttamente agli eredi, secondo le loro quote, dall’Agenzia delle Entrate. Se un erede dovesse rifiutare il rimborso, verserà la somma ricevuta, di nuovo all’Agenzia delle Entrate.
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