Dopo essere stato a lungo il migliore titolo del Ftse Mib con rialzi che avevano superato il 40%, il crollo delle quotazioni di STMicroelectronics getta una luce sinistra sul suo futuro. Nonostante, infatti, il titolo sia ancora in guadagno del 17% circa da inizio anno, sta perdendo oltre il 20% dai massimi annuali. Inoltre, il titolo non registrava un ribasso così importante sia in termini percentuali che di volumi dal dicembre 2020. Cosa potrebbe accadere nel corso delle prossime settimane? Prima di rispondere a questa domanda un rapido sguardo alle cause scatenanti di questo forte ribasso.
Perché la società italo-francese è crollata?
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STMicroelectronics ha comunicato di aver chiuso i primi tre mesi del 2023 con ricavi in aumento del 20% a 4,25 miliardi di dollari rispetto ai 4,19 miliardi attesi. Su base trimestrale invece, l’utile netto è diminuito del 16% rispetto ai 1,25 miliardi della fine del 2022, con ricavi che nel trimestre precedente si sono attestati a 4,42 miliardi.
Questi dati non sono stati presi bene dagli operatori di mercato anche a causa dei pessimi risultati di Samsung che ha registrato un calo dell’87,4% dell’utile netto, sceso a 1,4 trilioni di won per il primo trimestre rispetto agli 11,13 trilioni di won dello stesso trimestre dell’anno precedente. Anche l’utile operativo del trimestre è calato del 95,4% rispetto all’anno precedente, scendendo a 640 miliardi di won, mentre il fatturato trimestrale è sceso del 18% a 63,75 trilioni di won.
Il crollo delle quotazioni dove potrebbe condurre le azioni STMicroelectronics? Le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo STMicroelectronics (MIL:STM) ha chiuso la seduta del 27 aprile a quota 38,61 €, in ribasso dell’8,72% rispetto alla seduta precedente.
Che un forte ribasso fosse alle porte sul titolo STMicroelectronics era chiaro da molti giorni. Già il 13 aprile, infatti, il grafico delle quotazioni esprimeva un potenziale forte ribasso.
I disfattisti che si sono scatenati dopo il forte ribasso del 27 aprile, però, potrebbero avere vita breve. Come si vede dal grafico, infatti, è stata raggiunta la massima estensione ribassista e, quindi, un rimbalzo è molto probabile.
Per una visione più chiara, però, è meglio attendere la chiusura settimanale, dopo la quale torneremo ad analizzare il quadro di medio/lungo termine.