Gli automobilisti che si sono recati negli ultimi giorni a fare il pieno dal loro benzinaio di fiducia potrebbero aver trovato una spiacevole sorpresa.
Il costo della benzina è infatti aumentato e ha ormai superato i 2 euro al litro. Il che significa che se prima con 50 euro si riusciva quasi a fare metà serbatoio, oggi quel risultato è ben lontano. Questa tendenza non è destinata a invertirsi in tempi brevi. Di norma, infatti, l’andamento del mercato si muove molto lentamente. Gli effetti sui prezzi che si stanno verificando oggi sono una conseguenza non solo della guerra in Ucraina ma di una diversa serie di fattori.
In Italia, in modo particolare, non è solo il costo del petrolio a barile a fare la differenza ma anche le cosiddette accise. Sono tasse, a tutti gli effetti, che impongono anche altri Paesi europei ma che in Italia sono storicamente più alte. Spesso sono cosiddette imposte di scopo, cioè necessarie per raggiungere alcuni obiettivi come la ricostruzione dopo un evento sismico o meteorologico distruttivo.
Alcune sono già state risolte, tra l’altro, come quella per il terremoto del Friuli e di quella dopo il disastro del Vajont. C’è poi l’IVA, che si paga sia su prezzo netto del carburante che sulle stesse accise. Insomma, una tassa sulla tassa.
Il costo della benzina è diventato troppo alto ma ci sono alcune scelte semplici che farebbero risparmiare senza troppi sacrifici
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Tutto questo sicuramente aiuta a capire perché il costo della benzina è diventato troppo alto. Ora, però, bisogna trovare qualche soluzione a questo problema per cercare di risparmiare un po’.
Anzitutto, la cosa più semplice e immediata da fare è prendere la macchina il meno possibile. Chi si sposta in città potrebbe usufruire del Bonus Mobilità per acquistare un mezzo elettrico come monopattino o e-bike. I mezzi pubblici sono sempre da preferire, anche perché meno inquinanti: un abbonamento alla metro costa sicuramente meno di un pieno all’auto, di questi tempi.
Ovviamente, queste scelte potrebbero non essere funzionali per tutti. Chi vive in periferia, per esempio, potrebbe avere difficoltà a raggiungere il centro comodamente. Bisogna valutare caso per caso, ma per chi deve cambiare auto potrebbe essere il momento di scegliere un’elettrica.
Anche un’ibrida potrebbe essere un acquisto interessante, nel caso in cui la zona di residenza non abbia le necessarie infrastrutture per la ricarica. Sarebbe un investimento sul lungo periodo che consentirebbe di ammortizzare i costi crescenti della benzina.
Altra soluzione potrebbe essere quella di cambiare lo stile di guida, un’andatura costante e l’assenza di brusche frenate e accelerazioni possono influire in modo considerevole sui consumi.
Anche cercare la stazione di servizio nelle vicinanze, con il prezzo del carburante più basso, abbassa considerevolmente il costo del pieno. Ci sono molte app dedicate che aiutano nella ricerca del prezzo migliore.