Il Codice della Strada ha come scopo primario quello di tutelare la sicurezza e la salute degli utenti della strada. In secondo luogo, vuole assicurare l’ordinata e corretta circolazione stradale, consentendo uno scorrimento fluido del traffico. Per raggiungere questi obiettivi, pone una serie di norme e di regole che i conducenti dei veicoli devono rispettare. Queste disciplinano una lunga serie di comportamenti obbligatori e vietati. Il mancato rispetto di queste leggi comporta delle sanzioni adeguate alla pericolosità del fatto stesso.
Tra le regole più importanti ci sono sicuramente quelle che riguardano la posizione dei veicoli sulla carreggiata, cioè il senso di marcia. In particolare, abbiamo l’articolo 143 che si occupa della questione. La legge prevede che i veicoli devono circolare sulla parte destra della carreggiata e in prossimità del margine destro della stessa. Questa regola, precisa il Codice, vale anche quando la strada è libera.
Il Codice della Strada sanziona con una multa fino a 1.308 euro e la sospensione della patente per 3 mesi il conducente del veicolo che commette questa pericolosa infrazione
Indice dei contenuti
I veicoli senza motore e gli animali devono stare il più vicini possibile al margine destro della strada. L’articolo 143 prosegue specificando meglio le regole che disciplinano il senso di marcia. In ogni caso, il comma 11 prevede che chi circola contromano è soggetto ad una multa da 167 a 665 euro.
Il Codice non si ferma qui. In alcuni casi circolare contromano diventa particolarmente pericoloso, questo a causa, ad esempio, delle condizioni di visibilità oppure della tipologia di strada. Il Codice della Strada sanziona con una multa e con la sospensione della patente per 3 mesi chi guida contromano in situazioni pericolose. In particolare, in corrispondenza di curve, raccordi convessi, ogni caso di limitata visibilità. Non solo, ma anche quando si percorra la carreggiata contromano quando la strada si divide in più carreggiate separate.
Un’importante regola di prudenza
Oltre alla sanzione amministrativa fino a 1.308 euro, chi circola in queste condizioni rischia di causare incidenti anche molto gravi. Creando pericolo per la propria incolumità e quella degli altri. Se si verifica un incidente, chi guida contromano dovrà rispondere in sede civile e anche penale. Infatti, dovrà risarcire i danni causati all’altro conducente, ed eventualmente rispondere penalmente delle lesioni o della morte dell’altro soggetto. La Corte di Cassazione, con la sentenza 12992 del 2022, ha ricordato, però, un principio importante.
Anche quando si abbia un soggetto che guida contromano, il conducente nel senso corretto di marcia deve fare tutto quello che può per evitare l’impatto. In un eventuale giudizio, è possibile che ci sia la prova che il conducente che guidava nel senso corretto di marcia non abbia fatto tutto per evitare la collisione. Questo comporta che il giudice potrebbe decidere in questi casi per il concorso di colpa. Addebitare, cioè, una parte della responsabilità dell’incidente al conducente che guidava nel suo senso di marcia ma che non ha evitato l’impatto. In questi casi, il risarcimento in sede civile, seppure sicuramente esistente, potrebbe essere ridotto.
Lettura consigliata