Che il cioccolato faccia bene lo sappiamo da tempo e numerose ricerche lo confermano. I golosi di tutto il Mondo finalmente possono esultare e mangiarlo senza sensi di colpa. Ma sempre e comunque? Ci sono dei limiti da rispettare, soprattutto orari, se vogliamo solo benefici.
I miracoli della tavoletta sono da attribuire al cacao, una sostanza ricca di antiossidanti e di polifenoli. Mangiare cioccolato renderebbe felici perché stimola il rilascio di endorfine e di serotonina, gli ormoni del benessere, e nello stesso tempo riduce i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. Questo ci dicono le numerose ricerche condotte per scoprire come integrare nella dieta un alimento che ci piace tanto. Un consumo abituale inoltre avrebbe effetti positivi sulla pressione sanguigna e contrasterebbe il declino cognitivo. Ma il cioccolato fa sempre bene? Quanto dobbiamo mangiarne e soprattutto quando?
Extrafondente è meglio di fondente
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Né bianco, né al latte. Solo il fondente fa bene alla salute. Anzi, il cioccolato bianco tecnicamente non sarebbe neppure cioccolato, perché non contiene fave di cacao. Che deve essere presente con una percentuale minima del 35% nella tavoletta se vogliamo chiamarla “cioccolato”. Ma quello che fa veramente bene è l’extrafondente con una percentuale di cacao che supera il 70%. Anche se i nutrizionisti preferiscono tavolette con una percentuale superiore all’85%. Quanto dobbiamo mangiarne? Sulle quantità è bene non esagerare soprattutto se si hanno problemi di peso. I nutrizionisti consigliano una dose giornaliera di 30 grammi al massimo, che sono già di per sé circa 170 calorie.
Il cioccolato fa sempre bene? Non di sera
Se hai l’abitudine di consumare il tuo cioccolatino serale come coccola prima di dormire, sappi che potrebbe causarti insonnia o disturbi del sonno. Infatti un aspetto del cioccolato spesso trascurato è il suo contenuto in sostanze eccitanti, tra cui la caffeina. Un quadratino di cioccolato fondente al 70% può contenere fino a 10 mg di caffeina, quantità non trascurabile se consideriamo che una tazzina di caffè ne contiene circa 40 mg. Quindi, se hai difficoltà ad addormentarti o hai sonni agitati, evita di mangiare cioccolato la sera dopo cena per non essere poi costretto a contare le pecore.
Un quadratino prima dei pasti, se sei a dieta
Un aspetto interessante del consumo di cioccolato è che ridurrebbe la fame dandoci senso di sazietà. Sarebbe quindi un ottimo alleato nella dieta, ma solo se consumato in piccole quantità e in alcuni momenti della giornata. Parliamo naturalmente dell’extrafondente e non di quello al latte che ha un contenuto in cacao molto basso. Diverse ricerche hanno dimostrato che il cioccolato ridurrebbe la concentrazione della grelina, l’ormone che stimola l’appetito, controllando di conseguenza la voglia di cibo. Il momento migliore per beneficiare di questo effetto sarebbe quello che precede i pasti principali. Assumere una piccola porzione di cioccolato fondente 20 minuti prima di mangiare ti farebbe sentire sazio tenendoti alla larga dalle abbuffate. Sicuramente faresti meno fatica a seguire una dieta. I dietologi raccomandano tuttavia di limitare le quantità e di scegliere un fondente il più puro possibile, con scarse aggiunte di zucchero e di grassi.
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