Roma è un crocevia di luoghi e di posti da visitare. Se ci siamo addentrati nel quartiere ebraico poco tempo fa, oggi parleremo del cimitero acattolico romano, un posto quasi mistico e avvolto nel mistero.
Raggiungibile con la metro B, fermata Piramide, è giusto di fianco alla celeberrima Piramide Cestia. La costruzione del cimitero risale al 1600 circa, dopo una bolla papale che permetteva di essere seppelliti anche a coloro che non abbracciavano la fede cristiana. Luogo d’ispirazione per molti attori e artisti, conserva le tombe di molti celebri poeti, artisti, attori e politici che non abbracciavano la fede cattolica.
I suoi celebri ospiti: John Keats
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Uno su tutti è John Keats, poeta inglese morto a Roma nel 1821 di tisi. Quando arrivò a Roma, John non aveva né un soldo né la fama che gli arrivò dopo la morte come poeta. Grazie a Percy Bysshe Shelley, il ragazzo ottenne una stanza a Piazza di Spagna, dove morì giovanissimo. È sepolto “sotto l’ombra” della Piramide Cestia e la sua tomba è visitata da tantissimi studenti durante tutto l’anno.
Percy Bisshe Shelley
L’altro celebre poeta inglese che riposa nel cimitero acattolico romano, è Percy Bisshe Shelly, fautore con Keats di una parte del Romanticismo in Inghilterra. Shelley annegò sulle coste tirreniche vicino Genova. Dopo la cremazione, hanno inumato il suo cuore nel cimitero acattolico romano. La tomba è poco distante da quella del figlioletto minore, morto a soli due anni.
Il cimitero acattolico romano, un posto quasi mistico e avvolto nel mistero: la tomba di Antonio Gramsci
Ultimo ma non meno importante. Il padre del comunismo italiano viene seppellito nel cimitero acattolico romano dopo la cremazione, all’epoca proibita secondo la Chiesa Cattolica. La sua tomba si trova vicino la cappella dove si svolgono le veglie funebri, sulla destra rispetto all’ingresso del cimitero.
Il cimitero acattolico romano va avanti grazie ai funerali di coloro che non sono cattolici a Roma e alle offerte dei visitatori che ogni giorno capitano da quelle parti.
