Il Cigno Nero L’incubo di tutti i trader ed investitori

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a cura della redazione di http://www.traders-mag.it/

Colpisce quando meno te l’aspetti e causa danni enormi: è il famigerato “cigno nero”. In quest’articolo focalizzato sull’esempio delle azioni Volkswagen, imparerete cosa comporta per i mercati finanziari questo fenomeno e come ricevere segnali d’allarme utilizzando analisi tecniche.

Cos’è un Cigno Nero?

Sebbene la metafora sia abbastanza vecchia, il termine “Cigno Nero” si è diffuso grazie alla pubblicazione dell’omonimo libro di Nassim Taleb. L’autore, egli stesso un trader ed un professore di gestione del rischio, descrive con il termine Cigno Nero un evento altamente improbabile, e di conseguenza erroneamente ignorato. Ma qualora capitasse un evento di tale misura, le conseguenze sarebbero estreme. Un’alta vulnerabilità ai “cigni neri” può essere osservata specialmente nei partecipanti ai mercati capitali che non provengono realmente da un punto di vista prettamente scientifico, poiché i cigni neri non appartengono alla categoria delle “incognite sconosciute”.

Rimaniamo il più pertinenti possibile all’esperienza pratica e ci concentriamo sul messaggio centrale. Lo sviluppo dell’US-Real Estate-Markt prima della crisi finanziaria del 2007/2008 può servire da esempio: per generazioni i prezzi delle case non hanno fatto altro che aumentare ed aumentare vertiginosamente. Da quest’esperienza, nessuno avrebbe potuto immaginare il collasso imminente. Solo qualche secolo fa, i coloni europei pensavano che esistessero solo cigni bianchi (dopotutto, non avevano mai visto cigni di altri colori), nella stessa maniera in cui le agenzie immobiliari credevano di essere al sicuro. I rischi associati vennero ignorati dagli istituti di credito, dai mutuatari e dagli investitori – fino a quando avvenne il declino dei prezzi delle case. I coloni europei non cambiarono idea neanche quando dei viaggiatori in Australia scoprirono i cigni neri. Una singola osservazione non può sfatare una teoria fondata su basi empiriche a lungo termine. La seguente citazione di Gabor Steingart (Handelsblatt) ci fornisce una descrizione perfetta del Cigno Nero: “L’avvento di un cigno nero non spezza soltanto ne nostre certezze. Le distrugge. Un Cigno Nero simboleggia il grande disastro che pone fine alla precedente normalità”.

Cigno Nero n.1: La libera fluttuazione del Franco Svizzero

Un Cigno Nero di prima classe è stato osservato all’inizio dell’anno di trading 2015. La causa scatenante: il giorno 15 gennaio 2015, la Banca Nazionale Svizzera ha cancellato la soglia minima di 1,20 franchi per euro. Il risultato: dalle 10:30 alle 10:47, il cambio euro/franco svizzero è passato da 1,20 a 0,8289 ed è ritornato, alla fine della giornata, in parità. La figura 1 mostra quanto pesante sia stato questo movimento di una sola giornata rispetto ai bassi margini di trading dei mesi prima dell’evento. Quel giorno ha portato a numerosi partecipati al mercato perdite drastiche e significative, sia private che istituzionali. Il brusco cambiamento di direzione ha scatenato grosse turbolenze all’interno del mercato azionario: l’indicatore di mercato della borsa svizzera, l’SMI, si è ridotto quasi del 14%, rendendo quel giorno come il più volatile della sua storia di trading.

Cigno Nero n. 2: Lo scandalo delle emissioni di gas alla Volkswagen

Nessun altra azione del DAX è stata oggetto dell’attenzione dei media e dei partecipanti al mercato come lo è stata quella della Volkswagen nel 2015. Qui, il Cigno Nero ha colpito a Settembre: la compagnia, la quale è sempre stata considerata come una pioniera nelle tecnologie pulite, ha confessato pubblicamente di aver manomesso con pratiche illegali le emissioni di gas dei suoi veicoli. Un affare di tale importanza ebbe come conseguenza di dimezzare il proprio andamento di mercato per qualche giorno. Ma qualcuno avrebbe mai potuto sapere in anticipo qualcosa a riguardo, utilizzando delle analisi tecniche? C’erano stati precedenti indicatori di un movimento al ribasso nello share della VW? Diamo un’occhiata all’immagine numero 2. Come si evince dalla figura, dopo aver formato un picco massimo nel marzo del 2015 a 262,4€, l’azione della VW ha iniziato ad invertire, iniziando rapidamente un trend al ribasso. Un giorno prima del giorno X, è stato nuovamente identificato nel grafico un pattern tendente al ribasso, il che stava ad indicare un ulteriore scivolamento verso il ribasso da sommarsi a quello dell’anno precedente. Per riassumere, possiamo affermare che: le azioni hanno mantenuto un andamento negativo per qualche tempo, quindi non era consigliabile fare trading a lungo termine. Bisogna ora spostare la nostra attenzione sulla figura 3. Questa volta, viene mostrata una cronologia dei prezzi più lunga in veste di tabella settimanale. Si può osservare la reazione dei prezzi dopo l’annuncio dello scandalo delle emissioni di gas. Dopo un brusco break del livello dei prezzi avvenuto con un gap (1) è incominciato un incredibile crollo che ha fatto scendere i prezzi ad un livello ancora più basso del primo (2). Solamente alla soglia di una linea di livello dei prezzi più profonda nel 2011 (3), questa terribile e preoccupante liquidazione ha trovato una fine. Il livello dei prezzi delle azioni a quel punto era già stato approssimativamente dimezzato; misurando dal picco del valore delle azioni, ne era rimasto solamente un terzo.

Money management e gestione del rischio possono limitare i danni

Che si tratti del crollo della Borsa americana del 1987, della storica eliminazione del blocco al cambio con l’euro da parte del franco svizzero o del crash nelle azioni Volkswagen – le tempistiche e le caratteristiche dei cosiddetti “Cigni Neri” non possono essere determinate completamente. I Cigni Neri si distinguono per la loro imprevedibilità. Utilizzando diverse forme di analisi, si possono limitare i potenziali danni di questi eventi così estremi in partenza. Queste includono analisi dei trend di mercato e dell’andamento dei prezzi, l’uso di linee di resistenza e di supporto e di molti altri strumenti, come la stagionalità. Un’efficace limitazione dei danni è possibile solamente se si adotta un solido approccio di gestione del rischio e money management e si ha la possibilità di fare hedging, quando è necessario.

Conclusione

Per tornare all’esempio delle azioni Volkswagen: i trader, che hanno regolarmente posizionato i loro stop nella linea di supporto, hanno dovuto accettare una cattiva performance a causa dello squilibrio dei prezzi. Col senno di poi, questi principianti del mercato sono stati fortunati ad uscire dal trade con solamente un occhio nero, invece di aver dovuto assistere al suo crollo completo. Altri che hanno seguito il trend, hanno visto nell’andamento dei prezzi un’attraente opportunità di short. Un Cigno Nero può essere per uno l’opposto di ciò che è per un altro. In questo senso: Preparatevi per altri eventi estremi e gestite i vostri rischi!

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