Al solo pensiero di svegliarsi un giorno e non riconoscere l’ambiente circostante o ancor peggio le persone amate ci terrorizza. Così come spaventa l’idea di non essere più riconosciuti dalla persona amata, da un nostro genitore o dal nostro partner. Rendersi conto che non si sta vivendo un incubo bensì la realtà può farci sprofondare in un immenso sconforto. Infatti, il cervello si sta fermando in chi non riconosce gli oggetti e fa questi gesti particolari. Cosa bisogna fare in questi casi? Come si può aiutare il nostro caro e non farlo sentire solo, disorientato e spaventato?
Le malattie neurodegenerative sono tra le patologie che più atterriscono e di fronte alle quali spesso si è inermi. Infatti, nonostante i passi avanti della ricerca scientifica, ancora non esiste nulla che possa farle scomparire, ma soltanto trattamenti farmacologici e riabilitativi. Anche se le cause della loro insorgenza rimangono ancora sconosciute, sembrerebbe che l’attività fisica e l’alimentazione sana possano contrastarne in qualche modo lo sviluppo. A tal proposito, sembrerebbe che per allungare la vita del cervello e allontanare l’Alzheimer sarebbe meglio ridurre quest’alimento tanto amato e utilizzato.
Il cervello si sta fermando in chi non riconosce gli oggetti e fa questi gesti particolari
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L’Alzheimer è una malattia neurodegenerativa che colpisce le cellule del cervello distruggendole in un processo degenerativo progressivo. Tale condizione causa un deterioramento irreversibile delle funzioni cognitive, fino addirittura a compromettere l’autonomia e l’indipendenza di chi ne soffre. Tanto che il nostro Ordinamento prevede varie forme di tutela per chi viene colpito da questa malattia e per i familiari che li assistono. Anche se pochi sanno che i familiari di persone con Alzheimer possono ottenere la pensione anticipata e importanti agevolazioni.
Uno dei sintomi caratteristici della malattia è la cosiddetta agnosia. Quando il malato non riconosce le persone o usa gli oggetti in modo improprio. Questa condizione è determinata dalla difficoltà di non riuscire a collegare e a dare un senso a ciò che vede e a ciò che ricorda.
Tale sensazione può creare un senso di smarrimento nel malato e nelle persone che lo circondano. Ecco perché è molto importante saper affrontare tale situazione, aiutando il malato a gestire la situazione. Potremmo aiutarlo facendogli vedere come si usa quel determinato oggetto, spiegando la funzione esatta, senza sottolineare l’errore. Infondere sicurezza potrà tranquillizzarlo e rasserenarlo.
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