È uno dei comportamenti più buffi dei nostri compagni di giochi. Ci fa sorridere perché sembra come se il cane lanciasse calci verso il cielo. Ma cosa nasconde questo movimento?
È la stessa domanda che si sono posti in effetti i comportamentalisti e gli studiosi del mondo animale. D’altronde ci sono centinaia di studi in corso da parte degli etologi che vogliono provare a spiegare la ragione di qualsiasi comportamento canino. Alcuni ricercatori di un’università del Giappone sono riusciti ad esempio a capire cosa pensa il cane quando piange per averci rivisto dopo un periodo di lontananza. A tutti sarà poi capitato di accarezzare il cane quando giace in una posizione supina. Sembrerebbe una posizione di grande gioia. Ma incredibilmente il cane muove la zampa e scalcia quando lo gratti, e la scienza ci dice come mai.
Una reazione naturale
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Come pubblicato sulla rivista Natural Science, tutto nasce dalla storia evolutiva e dalla fisiologia del cane. Si tratta di una difesa naturale nei confronti di zecche, pulci e pidocchi. Di tutti quegli animali infestanti che potrebbero insinuarsi nel folto pelo del cane. Un rischio tanto più alto nello stato brado, quando il pelo diventa grumoso ed arricciato. A consentire questa reazione sarebbe un grumo di terminazioni nervose particolarmente sensibili concentrate nell’area del ventre e che comunica nell’immediato alla zampa del cane di attivarsi per rimuovere l’insidia. Quest’area sarebbe nota come “campo recettivo del riflesso”. Se ci pensiamo, è qualcosa di molto simile al riflesso incondizionato che ci colpisce quando sfioriamo una superfice bollente. Il sistema nervoso percepisce un messaggio immediato di allerta che causa lo spostamento immediato dell’arto.
Nel caso del nostro cane, però, il fatto di scalciare l’aria non significa affatto un suo disagio o una sua mancanza di volontà nel ricevere qualche innocente grattino. Se un cane si sentisse a disagio, semplicemente, proverebbe a spostarsi fisicamente di qualche passo. Oppure mostrerebbe il suo dissenso con qualche reazione più plateale e consapevole. Al contrario, l’atto di stendersi e ricevere carezze in maniera inerme, è uno degli atti di più completa fiducia che potrebbe compiere nei nostri confronti. Infatti, in quella posizione un cane non può neppure difendersi da alcuna eventuale minaccia. Proprio per questo motivo, nella vita naturale, risulta estremamente utile un meccanismo difensivo così risolutivo nella sua semplicità.
Il cane muove la zampa e scalcia quando lo gratti, e la scienza ci dice come mai
Per quanto sembri banale, questo meccanismo è davvero complesso. Addirittura nel corso dell’ultimo secolo un neurofisiologo inglese, ovvero Sir Charles Sherrington, decise di dedicare i suoi studi sull’azione integrativa del sistema neuronale del cane, fino ad identificare 4 gradi di intensità di manifestazione del fenomeno nel cane.
Chissà se il nostro cane è davvero consapevole di tutti questi aspetti evolutivi quando felicemente muove la zampa mentre riceve le sue coccole.
Di certo spetta a noi padroni, un po’ per curiosità ed un po’ per necessità, comprendere come comunicare e condividere la nostra vita con lui. Questo ci aiuterà a risolvere un sacco di problemi, come quando ad esempio il citofono suona e lui inizia ad abbaiare come un ossesso.