«Il Campo Largo è oggi campo minato e la crisi aperta da Conte lo dimostra», parla Ettore Rosato

Ettore Rosato

L’imputato numero uno ha un nome e un cognome ed è quello di Giuseppe Conte responsabile dell’attuale crisi di Governo. Sarebbe lui l’anello debole dell’esecutivo in un periodo storico di singolare delicatezza a livello internazionale e rispetto alle maggiori priorità del Paese che, tra gli altri aspetti, rischia un inverno a secco di gas. Roma trema e l’Italia tutta vittima di un nuovo quanto inatteso stile di vita che si scontra quotidianamente con l’inflazione, il caro vita, le incertezze e le forti incognite sulla vita futura. I partiti si organizzano e lottano per tenere in piedi l’attuale Governo senza far mistero della possibilità di elezioni anticipate. Ne parliamo con Ettore Rosato, Vicepresidente della Camera dei Deputati e Presidente di Italia Viva. E su un punto Rosato non transige: finchè il Pd tiene con sé Conte e i suoi, Italia Viva considera il Campo Largo di Enrico Letta un campo minato.

Parlare di Centro oggi, che significato assume nel quadro politico generale? chi è dentro e chi è fuori?

«Diciamo che lavoreremo fino all’ultimo per evitare di entrare in campagna elettorale sin da ora. Draghi è la persona che meglio ricopre il ruolo di Presidente del Consiglio ed è nostro dovere provare di tutto affinché lui possa proseguire il suo lavoro».

Ci sono speranze?

«Occorre si ritrovi il senso di responsabilità che tempo fa ha fatto compiere a tutti un passo indietro sui propri punti di vista legittimi. Parlo del momento in cui è nato il Governo Draghi e tutti i partiti hanno compiuto un passettino indietro in nome di un interesse generale. Adesso il Movimento 5 Stelle si caratterizza per l’irresponsabilità e l’incapacità di rispettare questo punto». Così per Italia Viva il Campo Largo è oggi campo minato perché la presenza di Conte crea destabilizzazione nell’Esecutivo.

E la Russia festeggia. Può esserci lo zampino sovietico per il tramite della Cina (tanto cara a Conte)?

«Direi tranquillamente, tramite Giuseppe Conte perché è evidente che il problema non è andare al voto prima del 2023. Qui si tratta di minare la stabilità di un Paese che è centrale in Europa in un momento difficilissimo. E questo è un regalo gigantesco che facciamo alla Russia di Putin che festeggia con le foto di Draghi e Johnson esibite come trofeo». A questo punto per Italia Viva il Campo Largo è oggi campo minato rispetto alla situazione di partenza del Governo Draghi in cui l’interesse particolare era stato sacrificato in nome dell’interesse generale.

Facciamo un passettino indietro. La strategia di Letta per le amministrative si è mostrata vincente, cosa ne pensa?

«La strategia del Campo largo di Letta è oggi un campo minato e la crisi di Governo aperta da Conte lo dimostra. Rende evidente quanto il Movimento sia inaffidabile da tutti i punti di vista». Per questo per Italia Viva il Campo Largo è oggi campo minato. Per le malefatte di Conte che, ad oggi, mette in stallo l’agenda governativa.

Cosa intende per campo minato?

«Intendo un campo dove quando cammini non sai cosa succede. E se anche il capogruppo LeU al Senato non vota la fiducia e si allinea con Conte, allora il problema è più ampio».

«Il Campo Largo è oggi campo minato e la crisi aperta da Conte lo dimostra», parla Ettore Rosato. Ci pare capire che a questo punto l’alleanza di Iv con il Pd non è poi così scontata…

«Noi non saremo con nessun partito che intenda tenere con sé Giuseppe Conte. Il Pd scelga se stare con Conte o meno. Quelli che in tutto questo pagano il prezzo più alto sono i lavoratori che aspettavano un legittimo taglio della pressione fiscale e quelle imprese che aspettavano risorse contro il caro energia. E poi c’è tutta una serie di provvedimenti bloccata dalla crisi e il blocco è firmato Conte».

Se andassimo alle elezioni a breve, la Meloni potrebbe far paura e prendere molti voti?

«A stare dietro ai sondaggi sì. Ma i sondaggi sono cosa diversa dai voti. Lo penso per la Meloni che comunque sta tesorizzando il suo essere all’opposizione. Lo penso per noi che oggi paghiamo un prezzo che ci sottostima. Vedremo con i voti la gente cosa sceglie».

«Il Campo Largo è oggi campo minato e la crisi aperta da Conte lo dimostra», parla Ettore Rosato. Dobbiamo pur sperare di superare l’astensionismo….

«La disaffezione al voto è fenomeno europeo. Si tratta di un problema crescente perché ai cittadini servono risposte e coerenza. Gli annunci e gli slogan del tipo “aboliamo la povertà” certo non avvicinano i cittadini perché rimangono lontani dalla concretezza della loro vita».

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