I nostri figli sono sempre più svegli e riescono sempre a stupirci con delle domande intelligenti. Una di queste riguarda il diabete e, vuoi perché leggono sui social o perché studiano a scuola, potrebbero farci la classica domanda. “È vero che mi accorgo di avere il diabete se vado spesso a fare la pipì?”. Risposta esatta, anche secondo la scienza, ma non è l’unico sintomo caratteristico. Il campanello d’allarme della comparsa del diabete non solo nella sete ma anche in questa imprevista difficoltà quotidiana. Vediamolo assieme ai nostri esperti ma con l’approvazione dei testi medici scientifici.
1 italiano su 10 soffrirebbe di diabete
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Secondo le statistiche ufficiali circa 1 italiano su 10 soffrirebbe di diabete. La stragrande maggioranza sarebbe affetta dal diabete di tipo 2, mentre una minoranza dal cosiddetto diabete insulino-dipendente. Chiamato anche 1. Con il diabete non bisogna assolutamente scherzare, perché come ricordano i medici, è una malattia abbastanza complessa. Malattia che può comportare anche il decesso del paziente. E nonostante l’impegno di medici ricercatori e i ritrovati scientifici, le morti causate dal diabete non tendono a scendere. Troppi over 50 sbagliano a non assumere mai questo alimento alleato del cuore e nemico del diabete come suggerito in questo approfondimento.
Il campanello d’allarme della comparsa del diabete non solo nella sete ma anche in questa imprevista difficoltà quotidiana
Come sostiene l’articolo di Fondazione Umberto Veronesi che alleghiamo, il diabete sarebbe in aumento anche tra i più giovani. Una dieta equilibrata e un’attività sportiva costante sono due validi aiuti per permetterci di prevenire questa malattia. Attenzione che generalmente, sono principalmente 3 i sintomi che ci portano a pensare di avere il diabete:
- avere sempre sete;
- sentire continuamente il bisogno di fare la pipì;
- calo e perdita di peso, nonostante mangiamo senza rinunciare a nulla.
Ma come ricordano proprio i medici, c’è anche un campanello d’allarme meno conosciuto, ma che fa parte dei nostri sensi. Potremmo infatti scoprire di soffrire di diabete se non riusciamo più a focalizzare bene i colori e le immagini.
Come mai tecnicamente la patologia porterebbe a vederci meno
Potrebbe sorgere quindi spontanea la domanda ai nostri Lettori: come mai tecnicamente il diabete influisce sulla vista? Accade che il cristallino subisce un’alterazione dovuta proprio ai livelli troppo alta di glicemia. Viene coinvolto anche il cosiddetto “liquido endoculare”, che potremmo definire come il correttore della nostra vista. Un po’ come quando guardiamo da un binocolo e aggiustiamo la visuale fino a renderla ottimale. Come consigliano sempre i medici, per cercare di contrastare anche questa alterazione della vista, bisognerà agire immediatamente sull’abbassamento dei livelli di glucosio nel nostro sangue. E per ulteriori conoscenze e curiosità, invitiamo alla lettura dell’approfondimento.
Approfondimento
Abbassare la glicemia senza medicine ma con 1 solo eccezionale accorgimento che pochi conoscono