Ormai uno dei problemi quotidiani che ci interessa affrontare, oltre alla questione strettamente pratica delle restrizioni, è il colore della Regione in cui ci troviamo. Poiché il monitoraggio della curva pandemica viene rilevato con cadenza settimanale, il possibile cambio di colore avverrà, a partire da domenica 31 gennaio. In quella data, infatti, il Ministero della Salute valuterà nuove modifiche alla cartina dell’Italia, stabilendo eventuali variazioni di colore delle Regioni.
Tutto dipende da quanto emergerà dal prossimo report sull’evoluzione del Covid. Comunque, i dati risulteranno pubblici a partire da venerdì ma riguardano sempre la settimana precedente all’uscita. Nella specie, dunque, quella compresa tra il 18 e il 24 gennaio.
Il cambio del colore delle Regioni a partire da domenica 31 gennaio
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Vediamo, dunque, quale sarà il cambio del colore delle Regioni, a partire da domenica 31 gennaio. Attualmente, la mappa segnala la prevalenza diffusa del colore arancione. Sono, infatti, 14 le Regioni di questo colore, cioè: Puglia, Sardegna, Umbria, Valle D’Aosta, Veneto, Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte. Sono gialle solo: Campania, Basilicata, Molise, Provincia autonoma di Trento e Toscana. Rimangono, invece, rosse l’Alto Adige e la Sicilia.
In questa congerie di colori, è bene segnalare che occorrono ben due settimane per passare da un colore all’altro. A fronte di questa situazione, i cambiamenti dovrebbero essere i seguenti. Anzitutto, dovrebbero passare dalla zona arancione a quella gialla, solo la Liguria e il Veneto, in quanto lì, l’indice di trasmissione del virus è sceso sotto l’1. Inoltre, probabilmente ma non è sicuro, tale mutamento spetterà anche al Lazio.
Per il resto, anche i dati di altre Regioni sono in miglioramento. Si pensi alla Sicilia, che potrebbe diventare arancione ma non è ancora dato certo, considerata l’ insufficienza del sistema sanitario.
Invece, è difficile che possano passare al giallo la Puglia e l’Umbria. Quest’ultima, in particolare, risulta da circa tre settimane, tra le Regioni a più alto rischio complessivo. Infine, ancora nessuna Regione, per il momento, transiterà in zona bianca; circostanza che richiede un Rt inferiore allo 0,5 e un massimo di 50 nuovi casi settimanali, ogni 100.000 abitanti. In proposito, soltanto la Basilicata potrebbe accedervi nel giro di un mese.