Si tratta di uno dei borghi più belli d’Italia ed è uno dei fari culturali e di pace del Mediterraneo grazie alla fervente attività culturale e alla passione dei suoi abitanti. Scopriamo 3 motivi per andare a Erice nel corso delle festività natalizie
Non c’è solo la cornice incantata di una rocca sul mare e di un dedalo di strade ciottolose e ricche di storia a invitare gli ospiti a Erice. Ci troviamo nella parte orientale della Sicilia, a poca distanza da Trapani. Una storia millenaria che proviene dalle origini mitologiche della fuga dalla distruzione di Troia e che oggi consegna ai visitatori un grande presepe a cielo aperto.
È forse per eccellenza il borgo da scoprire assolutamente tra Natale e Capodanno per una gita fuori porta tra presepi e mercati.
Cosa fare e vedere
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La prima ragione per visitare Erice è che dall’8 dicembre all’8 gennaio si trasforma in un vero e proprio presepe a cielo aperto. Dai davanzali di pietra ai ripiani ondulati degli scalini erosi dal tempo: qualsiasi angolo diventa teatro di un piccolo presepe.
Istituzioni, cittadini e associazioni si uniscono nel colmare con le loro interpretazione ciascuna area del borgo. Uno splendido esempio di partecipazione e di fantasia che colora tutte le strade. Dalle rappresentazioni più classiche a quelle meno convenzionali, a seconda dei gusti degli autori. E nelle giornate del 26, 27, 30 di dicembre, così come del 5 e 6 gennaio tra le 18:00 e le 21:00 gli ospiti potranno assistere nella contigua Valderice a una rappresentazione nel Parco Urbano di Misericordia dove 80 attori rappresenteranno le scene della Bibbia.
Ma a prescindere del tema religioso, c’è tanto altro a rendere Erice un borgo così ideale per una fuga sotto le festività. Fino al 30 dicembre le vie e le piazze della cittadina saranno animate dal Festival Internazionale di Musica Antica. Risuoneranno per le vie del borgo le note deliziose di concerti unici, in cui la dimensione del tempo e dello spazio viene meno in favore della magia della bellezza. Anche perché il programma comprende eventi dedicati a singoli periodi storici che saranno allietati anche dalla pasticceria tipica di ciascuna epoca. Dunque, non solamente ascolto passivo e tradizionale, ma una vera e propria escursione sensoriale.
Il borgo da scoprire assolutamente tra Natale e Capodanno per una gita fuori porta
Quello che circonda Erice è un territorio ideale per escursioni e degustazioni di ogni tipo. Imperdibile sia la gita panoramica presso la funivia che i cosiddetti dolcetti di riposto. La tradizione pasticciera in generale è speciale e frutto di una lunghissima tradizione e di una costante cura. Letteralmente sorprendenti sono i sentieri che si sviluppano al di sopra di Erice e che spaziano tra il Golfo di Bonagia ed il Monte Cofano.
Non dobbiamo per forza spostarci per vivere le sensazioni del Natale. Chi non può viaggiare può divertirsi a creare delle decorazioni da interni con materiali semplici e riciclabile con i propri bambini. L’importante è che siano giorni sereni, meglio se accompagnati da un panettone od un pandoro. Certo se ci troviamo in difficoltà di fronte alla scelta, potremmo ascoltare i consigli delle nota indagini delle associazioni di consumatori e che ci indicano i prodotti migliori in vendita presso la grande distribuzione.