Il bonus ristrutturazioni per lavori eseguiti sulla casa familiare assegnata al coniuge secondo l’Agenzia delle Entrate

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Il bonus ristrutturazioni per lavori eseguiti sulla casa familiare assegnata al coniuge secondo l’Agenzia delle Entrate.

Secondo l’Agenzia delle Entrate il bonus ristrutturazioni può essere utilizzato per lavori eseguiti sulla casa familiare assegnata al coniuge.  Chi usufruisce in questo caso del vantaggio fiscale tra coniuge proprietario e coniuge assegnatario?

Con l’ampiezza di utilizzo e di ricorso al bonus ristrutturazioni e la frequenza delle separazioni siamo certi che questa domanda si presenterà spesso.

Indichiamo allora subito la fonte normativa da cui ricaviamo le nostre risposte. In primo luogo l’art. 16 bis del TUIR – Testo Unico Imposte sui Redditi e poi la circolare 13/E del 2013 dell’Agenzia delle Entrate.

Il bonus ristrutturazioni per lavori eseguiti sulla casa familiare assegnata al coniuge secondo l’Agenzia delle Entrate

Esaminiamo queste previsioni. L’Agenzia delle Entrate si è espressa sul punto rispondendo al preciso interpello che le era stato rivolto da una contribuente. La signora era assegnataria della casa coniugale di proprietà del marito e voleva utilizzare il bonus ristrutturazioni per effettuare degli interventi migliorativi. Il marito, proprietario dell’immobile, non era però in condizioni economiche tali da poter sostenere la spesa, nemmeno con la prospettiva dello sgravio fiscale. A precisa domanda della signora l’Agenzia delle Entrate rispose che il bonus poteva senz’altro essere utilizzato anche dal coniuge assegnatario della casa ex familiare.

Vi tranquillizziamo dicendovi che si tratta di orientamento più che stabile da parte dell’Agenzia delle Entrate e che probabilmente rimarrà tale ancora a lungo. Infatti l’Agenzia delle Entrate richiama una sua precedente circolare e precisamente la 57 del 1998. Già in quell’anno aveva affermato il diritto del coniuge assegnatario di portare in detrazione le somme spese per le ristrutturazioni.

Altri soggetti non proprietari aventi diritto al bonus ristrutturazioni

Il Fisco ha voluto privilegiare il soggetto che materialmente sostiene la spesa rispetto al proprietario dell’immobile. Quindi l’Agenzia delle Entrate ha più volte spiegato che della detrazione può usufruire l’inquilino in caso di contratto di locazione, oppure il comodatario se l’immobile sia stato concesso in comodato.

Se invece i coniugi sono separati solo di fatto riteniamo che il coniuge proprietario possa usufruire della detrazione, ma non l’altro coniuge che sia rimasto a vivere nell’immobile. Infatti in caso di assegnazione della casa coniugale ad uno dei coniugi il provvedimento del giudice fonda il collegamento tra il soggetto non proprietario e l’immobile. Invece se i coniugi si sono separati solo materialmente la situazione non è ancora formalizzata davanti al Tribunale. Quindi non c’è un titolo su sui possa basarsi il diritto allo sgravio fiscale da parte di un soggetto che non è proprietario né assegnatario di quell’immobile.

 

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