Sulla G.U. del 7 dicembre è apparso il bando di selezione per l’ammissione di 75 allievi al corso-concorso selettivo di formazione dirigenziale. Tra gli allievi, infatti, saranno reclutati 50 dirigenti di II° fascia, da inserire nel ruolo della dirigenza tecnica del Ministero della Cultura. Il concorso è per esami e i 50 dirigenti saranno impiegati in queste 3 aree:
- Area A: archivi e biblioteche, dove saranno destinati 24 allievi per il successivo reclutamento di 16 dirigenti;
- Area B: sopraintendenze archeologia, belle arti e paesaggio. Su quest’area confluiranno 36 allievi del corso-concorso, mentre saranno 24 i futuri dirigenti d’area;
- Area C: musei. In questo caso i numeri del concorso sono i seguenti: 15 allievi ammessi al corso-concorso e 10 futuri dirigenti.
In attesa di questo probabile concorso INPS, sintetizziamo i passaggi chiave di questo bando. Anticipiamo solo che il 2022 inizierà alla grande per questi 75 fortunatissimi laureati che potrebbero lavorare al Ministero della Cultura.
Uno sguardo ai requisiti richiesti ai 75 fortunatissimi laureati
Indice dei contenuti
Per l’ammissione al concorso il bando prevede anzitutto il possesso della cittadinanza italiana, l’idoneità fisica e il godimento dei diritti civili e politici.
Decisamente molto più articolato, invece, il requisito che rimanda al titolo di studio, che varia anche in funzione del profilo al quale ci si candida. L’art. 3, comma 1, al riguardo elenca minuziosamente tutte le possibili opzioni.
Termini e modalità di inoltro delle istanze
Le istanze andranno presentate online attraverso il portale “candidatureconcorsi.it”, accedendo con le proprie credenziali digitali. Dopo la propria registrazione, il candidato passerà alla compilazione vera e propria della domanda, compilando l’apposito modulo elettronico.
Nel modulo ogni candidato rilascerà tutta una serie di dati. Ossia quelli personali, quelli relativi ai titoli di studio, gli eventuali titoli di preferenze, professionali, etc.
È possibile presentare una sola domanda di partecipazione, scegliendo una tra le tre aree di riferimento. Al candidato è richiesto il possesso di una PEC personale, ed il termine ultimo per l’inoltro delle istanze è fissato al 28 dicembre 2021.
Prova preselettiva e prove d’esame
La prova preselettiva è prevista nel caso in cui dovesse giungere un numero di domande pari o superiori a 3 volte il numero dei posti messi a concorso.
Essa si svolgerà presso le sedi decentrate o con modalità da remoto e consisterà in 60 quesiti a risposta multipla. Il punteggio conseguito in questa prova non concorre al punteggio finale di merito.
Le prove d’esame consistono invece in 2 prove scritte e una orale.
La prima prova scritta è comune alle tre aree ed è diretta a verificare le competenze dei candidati in tutta una serie di materie. La seconda prova scritta entra nello specifico delle 3 aree, e il comma 2 dell’art. 8 ne dettaglia i rispettivi perimetri.
Le 2 prove scritte potranno svolgersi mediante l’utilizzo di procedure informatiche e presso le sedi decentrate. Servirà un punteggio di almeno 70 centesimi in entrambe le prove per accedere a quella orale.
Quest’ultima potrà essere svolta in videoconferenza ed è tesa ad accertare le competenze richieste nelle 3 aree. Anche tale prova s’intenderà superata con un punteggio di almeno 70 centesimi.
Il 2022 inizierà alla grande per questi 75 fortunatissimi laureati che potrebbero lavorare al Ministero della Cultura
Gli eventuali titoli di preferenza andranno inoltrati entro i 15 giorni dal giorno successivo a quello della prova orale, con esito positivo. Infine, l’art. 15 illustra brevemente le modalità di svolgimento operative del prossimo corso-concorso.
Stante la complessità dei dati e delle casistiche particolari, si invita il Lettore interessato a prendere visione del bando e fugare eventuali dubbi.
Approfondimento
Questi fortunati laureati guadagnano 1.841 euro netti a 5 anni dal titolo e sono richiestissimi.