Gli aumenti del carburante sono ormai un dato effettivo che ha colpito direttamente o indirettamente famiglie, lavoratori e imprese. Ed anche la cancellazione delle accise da parte del Governo ha ridotto il salasso per tutti questi soggetti, ma non ha certo riportato il carburante al prezzo di prima. Anzi, già si vocifera che con il reintegro delle accise (il cui stop è temporaneo), gli effetti sul carburante saranno devastanti. Ma alcune agevolazioni normative ci sono e sono abbastanza interessanti perché riguardano diversi contribuenti.
Il 20% del carburante da scaricare dal reddito recuperando gli aumenti di gasolio e benzina per questi contribuenti entro il 31 dicembre
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Con il nuovo codice tributo 6965, l’Agenzia delle Entrate ha di fatto confermato il credito di imposta da poter utilizzare in compensazione col modello F24 per le spese del carburante. I crediti di imposta non sono altro che sconti sulle tasse da versare. Ma in termini pratici significa che non pagando una parte di tasse, si recuperano soldi. E sul carburante per uso agricolo il credito di imposta è proprio ciò che la Legge ammette. Con l’Agenzia delle Entrate che ha rilasciato l’apposito codice tributo che gli interessati alla detrazione in compensazione possono utilizzare. Nello specifico il credito di imposta vale il 20% del costo sostenuto per l’acquisto di questo prodotto per uso agricolo che è già agevolato come prezzo.
Come funziona il credito di imposta sul carburante per il primo trimestre del 2022
Gli utilizzatori del carburante agricolo potranno godere di un recupero fiscale del 20% delle spese di acquisto sostenute per l’acquisto di carburante. Lo sconto fiscale vale però solo per le spese sostenute nel corso del primo trimestre dell’anno in corso. Infatti il credito riguarda le spese dei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2022.
Il credito è davvero importante, a maggior ragione perché fruibile con una doppia possibilità. Gli utilizzatori del carburante agricolo potranno utilizzare il credito di imposta sia in compensazione che con la cessione a terzi dello stesso credito. In altri termini, o si utilizza direttamente e quindi sulle proprie tasse, oppure lo si cede a soggetti terzi recuperando subito tutto. Questa importante agevolazione potrà essere sfruttata però solo entro il 31 dicembre 2022.
Quindi, con questa agevolazione, cioè con il 20% del carburante da scaricare e recuperare, chi utilizza questo per l’esercizio delle attività agricole e della pesca, può godere di un notevole recupero in termini economici. Una agevolazione che per molti è una specie di manna dal cielo visto l’impatto che l’aumento del prezzo del rifornimento ha prodotto per tutti. E non sono pochi gli interventi normativi che hanno riguardato proprio l’aumento di benzina e gasolio anche per le famiglie.
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