Per “vincere” sui mercati finanziari conta più la forma o la sostanza, ossia più la tecnica o il prodotto in sé? La risposta è entrambe, poiché sui mercati finanziari non ci si improvvisa.
Presentiamo in questa sede un BTP giovane ma che in circa 370 giorni ha già regalato molto a chi lo ha comprato. Non solo, ma il 10% di questo BTP in 1 anno conferma la straordinaria validità di questa semplice ma quanto mai efficace strategia operativa.
Il BTP 1,65% dicembre 2030
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Il riferimento è al BTP Tf 1,65% con codice ISIN IT0005413171, emesso a giugno dell’anno scorso (data godimento: 01/06/’20). La data di inizio negoziazioni è stata invece l’8 giugno 2020 e il bond scadrà il 1° dicembre 2030.
Si tratta quindi di un decennale che distribuisce due cedole semestrali dello 0,825% lorde (circa lo 0,72% netto) al 1° di dicembre e al 1° di giugno di ogni anno.
Che il titolo fosse di gradimento del mercato lo si intuì sin da subito giacché furono raccolti poco più di 23 miliardi di euro. Non solo: dal giorno della sua negoziazione questo bond non ha mai conosciuto area sottocento. Mentre giusto 4 mesi fa ha registrato il picco delle sue quotazioni, ossia 112,11 centesimi.
Questo BTP ha fatto l’11% scarso in 1 anno
Conviene comprarlo oggi e sfruttare i residui 9 anni di vita?
Ieri sul MOT, il mercato secondario delle obbligazioni di Stato, il bond ha chiuso a 108,72 centesimi. A questo prezzo il rendimento effettivo netto annuo sarebbe quindi pari allo 0,6% circa.
Diverso il caso di chi lo ha comprato in emissione. Al potenziale 8,72% di guadagno in conto capitale in aggiunta all’1,65% della cedola lorda annua. Insomma, un gain di tutto rispetto conseguito peraltro sul reddito fisso e nell’arco di soli 12 mesi.
Ebbene sì, Il 10% di questo BTP in 1 anno conferma la straordinaria validità di questa efficace strategia operativa
Non ci affascina più di tanto l’idea di comprare il bond agli attuali prezzi di mercato per incassare per qualche anno le “relative ricche” cedole. E di rivenderlo prima della scadenza e almeno allo stesso prezzo di acquisto.
Per una simile strategia attenderemmo migliori prezzi d’ingresso. I quali da un lato alzerebbero il rendimento netto annuo e dall’altro aumenterebbero le nostre probabilità di rivenderlo a un prezzo pari o superiore a quello d’acquisto.
Giusto a titolo d’esempio, neanche 1 mese fa il BTP scambiava a 105,50.
Tuttavia, è un’altra la strategia che più ci piace. In quest’articolo avevamo indicato quali sono i giorni migliori in assoluto per comprare BTP e fare l’affare.
Infatti ritornando al maggio 2020, il mese prima dell’emissione di questo BTP, lo spread era mediamente in area 240-180, un picco rispetto alla media 2020.
Morale: va bene soffermarsi sulla scelta dello strumento in sé, ma a volte basta la sostanza, come il timing giusto, per fare un piccolo affare.
Approfondimento
Chi ha investito in BTP ha 2 belle e 2 brutte notizie da conoscere.