Sta per arrivare la primavera. Ancora una decina di giorni e giungeremo al tanto agognato 21 di marzo, solstizio di primavera. La settimana successiva, poi, tornerà l’ora legale e inizieremo ad avere giornate più lunghe dal punto di vista della luce. Insomma, andiamo verso la bella stagione, come si suol dire, e cosa c’è di meglio che pensare di vivere più tempo all’aria aperta? Ecco allora una valida proposta per uno dei prossimi weekend.
L’Italia presenta un numero davvero incredibile di posti dove poter trascorrere un fine settimana o anche semplicemente qualche ora di svago. Tantissime città d’arte, innumerevoli borghi incantati, infinite scelte a livello paesaggistico e naturale. Talvolta, per visitarle, ci basta uscire di qualche chilometro rispetto al luogo in cui abitiamo. Altre volte in un’ora o due di viaggio possiamo trovare soluzioni davvero valide.
Per chi abita in Lombardia, per esempio, ecco l’idea per una gita fuori porta in primavera. Una location che non tutti conoscono, ideale per trascorrere del piacevole tempo in famiglia, perché anche i bambini l’apprezzeranno. Andremo in provincia di Brescia, per fare, però, un salto indietro nel tempo di migliaia di anni, attraverso un percorso incredibile.
Un Parco Archeologico da favola in provincia di Brescia
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Nasce da un’idea di un archeologo di Boario, in Valle Camonica. Un’area di 100mila metri quadrati per scoprire come si viveva oltre 10mila anni fa. Questo è Archeopark, uno spazio verde racchiuso nella splendida cornice delle Prealpi lombarde.
Un lago al centro, le montagne sullo sfondo, quello che è lo scenario di oggi, probabilmente non molto distante da quello di migliaia di anni fa. La ricostruzione fedele di quelli che erano gli ambienti di vita dei Camuni, gli abitanti di questi luoghi nella preistoria. Questa è l’idea sviluppata da Archeopark.
Idea per una gita fuori porta in primavera? L’Archeopark di Boario
Il parco mette a disposizione del visitatore diverse tipologie di percorsi. Si possono vedere le grotte dove vivevano in gruppi, con le famose incisioni rupestri. Il simulacro di una fattoria del Neolitico, con i rudimentali attrezzi per l’agricoltura. Addirittura, in una di queste, ci si può sedere al focolare insieme a Otzi. La “ricostruzione” dell’uomo preistorico di 5.000 anni fa, trovato mummificato nella Val Senales e il cui originale si trova a Bolzano.
Sulle rive del piccolo laghetto, poi, è stato costruito un piccolo villaggio, fatto di capanne e palafitte, con grande dovizia di particolari negli ambienti. Sulla collinetta circostante, invece, eccone uno che simula quello degli artigiani, con tutti gli strumenti costruiti nell’Età del Ferro. Attirerà l’attenzione di molti il piccolo labirinto costruito con pietre, sulla scorta di alcune incisioni trovate tra Capo di Ponte e Cimbergo.
Per girare il parco insieme alle guide ci si impiegano circa 75 minuti. Ovviamente, nulla vieta di farlo da soli. Di certo, l’accompagnamento di persone che spiegano nel dettaglio ciò che si sta visitando è un aiuto in più per comprendere la vita di migliaia di anni fa.
Nel pomeriggio, poi, ci sono degli interessanti laboratori, alcuni gratuiti, altri a pagamento, che insegnano differenti abilità. Quella di fare il pane, di lavorare l’argilla, di costruire un flauto, di produrre una ciotola di rame. Infine, essendoci il lago, perché non navigarlo? È possibile farlo liberamente su delle zattere, oppure usufruire delle piroghe. In questo caso, però, bisogna prenotare la visita, visti i pochi mezzi a disposizione. Insomma, Archeopark di Boario Terme, un modo divertente e formativo per vivere una bella giornata a contatto con storia e natura.