Ormai ci siamo. Questione di giorni, forse addirittura di ore, ma il nuovo contratto che legherà Zlatan Ibrahimovic al Milan, sotto vesti diverse da quelle di calciatore, è quasi pronto. Il grande amore tra l’ex fuoriclasse svedese e il Milan verrà sancito, per la terza volta, entro pochissimo tempo.
Il messaggio sui social apparso dopo l’incontro di due giorni fa con Gerry Cardinale era abbastanza eloquente. Tic tac, tic tac, un orologio che scorre verso l’ora X attesa da tantissimi tifosi rossoneri. Ibra inizierà la sua prima avventura dirigenziale con la società che più ha amato e con cui ha giocato la sua ultima partita da calciatore.
Un matrimonio su cui nessuno ha più dubbi, con il suo nome che già da diversi mesi era accostato al Milan, per un rientro in grande stile. La vittoria di martedì sera in Champions League, contro il Paris Saint Germain, in un San Siro stracolmo, ha riacceso gli entusiasmi dei tifosi. I maligni sussurrano che sia stato il primo successo della nuova era Zlatan, mancando un po’ di rispetto al lavoro di Stefano Pioli come tecnico.
Il ruolo
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Non dovrebbe entrare nell’organigramma del Milan, ma questo è un dettaglio di poco conto. Zlatan dovrebbe rappresentare la longa manus di Gerry Cardinale a Milanello, ma non solo. Infatti, insieme al proprietario rossonero, dovrebbe occuparsi anche di tutto quanto ruota intorno al mondo Milan. Sicuramente a livello tecnico e, con ogni probabilità, anche a livello di marketing e business, sfruttando anche la sua popolarità negli Stati Uniti.
Un club manager a tutto tondo, capace di incidere sulle scelte tecniche e strategiche, leggasi mercato, di stare vicino alla squadra e di relazionarsi con la proprietà. L’amore per la città di Milano, dove continuerà a vivere, è uno dei motivi che hanno spinto Ibra ad accettare la proposta di Cardinale. Non solo, il patron ha assicurato all’ex attaccante che potrà continuare a seguire i suoi numerosi investimenti e che l’incarico non lo assorbirà completamente.
Ibrahimovic torna al Milan: il suo nuovo stipendio
Di conseguenza non sarà necessario vederlo ogni giorno a Milanello, anche se il contatto con Pioli e la dirigenza sarà costante. Da Giorgio Forlani a Geoffrey Moncada, nessuno degli attuali manager rossoneri vedrà il suo ruolo ridursi con l’arrivo di Zlatan. Anzi, Ibra dovrà rappresentare il plus per far crescere ancora di più il club.
A quanto ammonterà il suo ingaggio? I termini si stanno discutendo in queste ore, ma non dovrebbe discostarsi molto dal milione e mezzo di euro, ultimo contratto dell’Ibrahimovic calciatore. Può essere, però, che l’esborso per le casse del club possa essere minore, considerando che Zlatan potrebbe anche entrare in affari con lo stesso Cardinale.
Ibrahimovic torna al Milan: il nuovo ruolo si sta definendo nei dettagli proprio in queste ore, ma ormai non ci sono più dubbi. Il suo esordio a San Siro, come nuovo dirigente, dovrebbe avvenire dopo la sosta per la nazionali, in occasione del match contro la Fiorentina. Ancora una volta, è facile prevedere che il Meazza gli tributerà l’ennesima ovazione.
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