Arriva il periodo delle feste e fra i tanti regali sicuramente non manca una buona bottiglia di vino. Vediamo quali sono i migliori che possono regalarci dei sorsi da ricordare.
Tra le bottiglie che non mancano nelle feste vi è anche lo champagne. In Italia si utilizza lo spumante e molti si chiedono quale sia la differenza. Ebbene lo champagne si fa a partire da uve prodotte nella regione parigina e poi fermentate con il metodo champenoise, strettamente in bottiglia.
Lo spumante si fa a partire da uve della Franciacorta, nelle Marche o nell’Oltrepò Pavese. Poi si può produrre sia col metodo Champenoise, che con il Martinotti con fermentazione in autoclave.
I legni e le caratteristiche delle botti
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Alcuni vini si affinano nelle botti di legno e sono quelli che per le loro caratteristiche meritano questo passaggio, come vedremo. Non è come l’affinamento dello champagne che avviene in bottiglia, ma si scelgono delle botti per poterli affinare.
Tra le botti più utilizzate vi è il barrique francese. In genere con queste si producono i vini migliori da regalare e da bere a Natale. I barrique si costruiscono col rovere francese e contengono 225 litri di vino. Il rovere francese trasmette al vino alcune profumi tipici di vaniglia e chiodi di garofano. Invece le barrique di rovere americano donano un odore di noce di cocco. Famosi sono anche i roveri della Slavonia e della Croazia orientale. Altri legni utilizzati nelle botti più grandi sono il castagno, il ciliegio, il frassino e l’acacia.
In Italia si utilizzano anche botti più grandi anche di 1.500 litri e più. Ciò permette di trasmettere più lentamente i sentori del legno e nello stesso tempo di rispettare le caratteristiche del vino, in modo che invecchi con i suoi profumi d’origine.
I vini migliori da regalare e da bere a Natale ricchi al palato
Non tutti i vini possono entrare in una botte per l’invecchiamento. Devono infatti avere alcune caratteristiche di base senza le quali il vino sarebbe inadatto a invecchiare. Per poter invecchiare il vino deve possedere un’alta gradazione alcolica, deve essere ricco di polifenoli e avere una buona acidità di base. Per questo motivo i vini più adatti all’invecchiamento sono i rossi, ma anche dei bianchi e un po’ meno i rosati.
In genere a seconda delle caratteristiche il vino può rimanere in botte tra i 12 e i 48 mesi. È così che un buon Nebbiolo invecchiato si trasformi in Barolo, un Sangiovese in Brunello di Montalcino o un Aglianico in Taurasi. In Francia abbiamo il Bordeaux che si adatta bene all’invecchiamento in botte.
Se perciò dovessimo regalare una bottiglia di vino, possiamo senza indugi scegliere una di queste. Il prezzo potrà essere anche impegnativo, ma si appagherà il palato dei sentori e dei profumi più amati nel mondo del vino.