Lo sai a cosa serve lo spargifiamma? Ecco alcune spiegazioni.
Molte volte capita di avere così tanti strumenti nella propria cucina che nemmeno si utilizzano. Un po’ per pigrizia, un po’ perché effettivamente non si sa a cosa servono, restano chiusi nei cassetti. È un gran peccato, perché potrebbero essere molto utili. Per questo motivo oggi parliamo di uno strumento che si chiama spargifiamma.
Cos’è e le varie tipologie
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Partiamo con il dire che lo spargifiamma serve soprattutto a chi cucina con i fornelli a gas. Lo si può trovare tranquillamente nei negozi che vendono oggettistica per casa, anche ad un prezzo molto accessibile. Uno spargifiamma costa solo pochi euro. Ne esistono due tipologie, in ghisa oppure in acciaio. La scelta dipenderà dal proprio gusto personale, anche se quello in ghisa aiuta anche a tenere bene i cibi al caldo.
I vantaggi e gli svantaggi dello spargifiamma: a cosa serve e quando non utilizzarlo
Sostanzialmente a cosa serve? È un disco circolare, che viene posizionato sopra il fornello a gas. Su questo poi si andrà a mettere la pentola o padella. Così facendo il calore del fuoco verrà distribuito in maniera uguale su tutta la padella. Ad esempio può essere molto utile quando si devono cucinare tante pietanze che richiedono tempi di cottura piuttosto lunghi. Basti pensare al ragù, agli stufati ma anche a dei semplici legumi. Così possiamo cucinare a fiamma bassa ma stare certi che il calore verrà distribuito in tutto il tegame.
Come usare lo spargifiamma
L’utilizzo dello spargifiamma è molto semplice. Infatti basterà prendere il disco e adagiarlo sul fornello. Ovviamente se si hanno dei fornelli un po’ più grandi bisognerà prendere uno spargifiamma più grande. Nei negozi ne possiamo trovare di tante tipologie. Una volta che abbiamo capito come utilizzarlo, ci sono anche un’altra serie di cose essenziali per il suo utilizzo.
Quali sono i vantaggi?
Ovviamente se lo utilizziamo ci aspettiamo una serie di vantaggi che non ci sarebbero se non ci fosse. Uno di questi è proprio la modalità di cottura. noi possiamo cucinare tranquillamente a fiamma bassa per tanto tempo, senza preoccuparci della fuoriuscita di liquido durante la fase dell’ebollizione. Tra l’altro un grande vantaggio per chi fa altro mentre cucina, è che non bisogna necessariamente stare a girare continuamente l’alimento all’interno della pentola. Grazie proprio all’uniformità del calore, il cibo non si va ad attaccare né sul fondo della padella, ovviamente bisogna utilizzare padelle antiaderenti, e né si vanno ad attaccare i pezzi tra di loro. Lo svantaggio è che si va a perdere la “forza” e la caloria quando utilizziamo il fornello, questo è dovuto alla diffusione della fiamma.
Quando non utilizzare lo spargifiamma
Non è sempre consigliato l’utilizzo dello spargifiamma. Abbiamo detto essere molto utile nel momento in cui bisogna preparare pietanze che richiedono molto tempo. Però ad esempio, se dobbiamo fare una semplice frittura, non è consigliabile utilizzarlo. Per alcuni piatti invece andrebbe inserito in un secondo momento. Ad esempio, per fare il ragù, potremmo iniziare cucinandolo normalmente, e poi aggiungerlo quando mettiamo il sugo e allunghiamo con acqua. Tutti questi sarebbero i vantaggi e gli svantaggi dello spargifiamma.