Non esiste un titolo azionario che vada bene per tutte le fasi di mercato. Per questo motivo, quando si pianifica un investimento, bisogna capire se è il momento giusto per avere un titolo in portafoglio oppure no.
Consideriamo il caso di Mediobanca. Storicamente, il titolo ha sempre fatto meglio della media del settore di riferimento. Inoltre, secondo l’analisi fondamentale è fortemente sottovalutato. Tuttavia, in questo particolare momento sta vivendo una fase laterale che rende molto complicato capire da che parte potrebbero muoversi le quotazioni.
Questi i titoli e le azioni da non avere ora in portafoglio secondo l’analisi grafica
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Il titolo Mediobanca (MIL:MB) ha chiuso la seduta del 26 agosto a quota 7,932 euro, in ribasso dell’1,42% rispetto alla seduta precedente.
Basta guardare il grafico per capire perché Mediobanca è tra i titoli e azioni da non avere ora in portafoglio. È da giugno, infatti, che le quotazioni si stanno muovendo all’interno del trading range 7,83 euro – 8,847 euro. Da mesi, quindi, il titolo vive una situazione di incertezza che potrebbe aumentare, e non di poco, il rischio di un investimento. Quando la fase laterale, infatti, va avanti per molto tempo, la successiva fase direzionale potrebbe essere molto violenta, provocando non pochi danni nel caso in cui ci si trovi dalla parte sbagliata.
Nel grafico seguente la linea tratteggiata indica gli obiettivi più probabili per la proiezione rialzista. Quella tratteggiata, invece, indica i probabili obiettivi della proiezione ribassista.
Monitorare, quindi, con estrema attenzione i livelli indicati in chiusura settimanale.
Perché comprare questo titolo secondo l’analisi fondamentale
Secondo l’analisi fondamentale, qualunque sia la metrica utilizzata, le azioni Mediobanca risultano essere sottovalutate. Ad esempio, con un rapporto prezzo/utili a 7,4x per l’esercizio in corso, il confronto con la media del settore di riferimento esprime una sottovalutazione del 25% circa. Dal punto di vista del rapporto tra prezzo e fatturato, poi, il titolo Mediobanca esprime una sottovalutazione di circa il 10%.
Altro potenziale punto di forza è quello legato alla situazione finanziaria. L’indice di liquidità, infatti, è pari a 1, ma, cosa più importante, il rapporto tra debito e capitalizzazione è pari a 0,5, un livello molto basso.
Secondo gli analisti, poi, Mediobanca è una delle aziende con le più deboli prospettive di crescita.
Un altro aspetto da non trascurare, per chiunque fosse interessato a investire su Mediobanca, è il rendimento del suo dividendo. Allo stato attuale, infatti, il rendimento è superiore al 9% e dovrebbe rimanere su questi livelli anche nei prossimi 3 anni.
Secondo quanto riportato su riviste internazionali, per gli analisti che coprono il titolo, il consenso medio è accumulare con un prezzo medio che esprima una sottovalutazione superiore al 35%.
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