Insieme al Comitato di Redazione risponderemo ai lettori che si chiedono quali saranno i tagli e le penalizzazioni delle pensioni INPS a 62 anni. Fra una manciata di giorni il Governo si esprimerà in merito alla riforma pensionistica. Il timore che assale molti contribuenti che stanno per accedere al trattamento previdenziale è quello di subire decurtazioni rilevanti. In molti casi l’ammontare dell’assegno pensionistico risulta già particolarmente modesto. A ciò si aggiunge il rischio di ulteriori tagli che induce l’aspirante pensionato a rivedere il desiderio di anticipare di qualche anno l’uscita dal mondo lavorativo.
Nell’articolo “Chi può andare in pensione a 62 anni?” troverete indicazioni relative alle misure previdenziali che consentono di andare in pensione prima. I contribuenti che invece conoscono le condizioni del prepensionamento si chiedono se ci saranno i tagli e le penalizzazioni delle pensioni INPS a 62 anni. I sindacati premono ormai da tempo perché il Governo continui ad assicurare la possibilità di ricevere in anticipo l’assegno previdenziale. A fine dicembre 2021 verrà meno la misura pensionistica sperimentale nota come Quota 100. E nelle intenzioni del Governo non rientra neanche quella di garantire l’opzione Quota 41.
I tagli e le penalizzazioni delle pensioni INPS a 62 anni
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Stando alle indiscrezioni che trapelano in questi giorni, il Ministero del Lavoro sta vagliando l’ipotesi di consentire la pensione a 62 anni. Nulla di nuovo rispetto alle misure previdenziali in corso. A cambiare potrebbe tuttavia essere l’importo dell’assegno pensionistico. Se difatti con Quota 100 il pensionato non subisce alcuna decurtazione del rateo mensile, l’ammontare dello stesso potrebbe penalizzare i futuri percettori.
Fermo restando l’opportunità del prepensionamento a 62 anni, il contribuente potrebbe perdere una percentuale della quota pensionistica. La percentuale dei tagli dovrebbe attestarsi fra il 2,8% e il 3% per ogni anno di prepensionamento. La penalizzazione andrebbe a pesare sul montante di contribuzione e il calcolo da effettuare deve prendere in esame l’età pensionabile di 67 anni. Accedendo con 5 anni di anticipo alla pensione il contribuente potrebbe arrivare a perdere il 15% della sua storia contributiva. Il che equivale a dire che i tagli sugli assegni pensionistici potrebbe raggiungere una media del 5%.