A partire dall’anno 2008 in poi, quando il titolo Generali Assicurazioni perse circa il 40%, la massima perdita annuale era sempre stata intorno al 20%. Ed è proprio questo il livello di ribasso che il titolo ha segnato partire dal 2 gennaio alla chiusura del 28 ottobre 2022. Per capire le difficoltà del titolo, basti pensare che la performance del Leone di Trieste è stata la peggiore tra i titoli assicurativi facendo peggio, tra i titoli a maggiore capitalizzazione, di Unipol e UnipolSAI.
Eppure la svolta potrebbe essere molto vicina. Non solo nel breve periodo, di cui ci occuperemo tra poco, ma anche nel medio/lungo come illustrato in un precedente articolo. Di particolare interesse è lo studio effettuato su tutto lo storico di Generali Assicurazioni nel quale si mostra che tutte le volte che il titolo ha ritracciato del 30% rispetto al massimo dell’ultimo anno, nelle settimane successive abbiamo assistito a una ripresa dei medio/lungo periodo.
Per concludere notiamo che qualunque sia l’indicatore utilizzato, tranne il Price to Book ratio, il titolo risulta essere sottovalutato fino a un massimo di oltre il 50%. Per quel che riguarda il consenso medio degli analisti, così come riportato sulle riviste specializzate, il prezzo obiettivo medio esprime una sottovalutazione del 30% circa. Anche la dispersione tra le diverse raccomandazioni è buona essendo di poco inferiore al 10%.
I supporti reggono e Generali Assicurazioni parte al rialzo: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo Generali Assicurazioni (MIL:G) ha chiuso la seduta del 28 ottobre a quota 15,07 euro, in ribasso dello 0,03% rispetto alla seduta precedente.
La proiezione in corso è rialzista e al momento non ci sono ostacoli lungo il percorso che porta al II obiettivo di prezzo in area 15,4 euro. La massima estensione rialzista, invece, potrebbe andare a collocarsi in aera 16,265 euro (III obiettivo di prezzo). Se i supporti reggono, quindi, ci potrebbero essere spazi di ulteriore apprezzamento.
I ribassisti potrebbero riprendere il controllo della tendenza in corso nel caso di una chiusura giornaliera inferiore a 14,535 euro (I obiettivo di prezzo). In questo caso le quotazioni potrebbero andare a ritoccare i minimi annuali scendendo fino in area 13 euro.