Sarà capitato a molti, percorrendo le corsie del supermercato, di imbattersi in prodotti scaduti. Oppure di accorgersi una volta tornati a casa che un prodotto appena acquistato ha già superato la scadenza indicata. Il primo dubbio, ovviamente, è se consumare lo stesso quell’alimento o se tornare dal commerciante per chiederne la sostituzione. Certamente, è anche normale chiedersi se possiamo segnalare l’accaduto alle autorità competenti e se il negozio rischia una sanzione.
Insomma, i supermercati possono vendere prodotti scaduti? Per rispondere a questa domanda dobbiamo fare una doverosa precisazione. I prodotti freschi o che richiedono il rispetto della cosiddetta “catena del freddo” rischiano di diventare dannosi per la salute se mal conservati. In questo caso, l’eventuale responsabilità di una cattiva conservazione potrebbe causare guai seri all’esercente. Quest’ultimo rischierebbe le sanzioni previste dal regolamento comunitario CE 178/02 e dall’articolo 444 del Codice Penale. Per gli articoli semplicemente scaduti, le cose cambiano radicalmente.
Cosa dice la Cassazione
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La Suprema Corte, con le sentenze 38841/2016 e 17063/2019, ha sancito che la vendita di alcuni alimentari scaduti non ha rilevanza penale. Derubricando quindi a semplice illecito amministrativo una precedente condanna nei confronti di un commerciante. La Cassazione ha indicato due linee guida principali. La vendita di prodotti scaduti non soggetti a veloce deperimento non comporta alcuna sanzione, anche in ottica di contrasto allo spreco alimentare.
Resta, invece, la responsabilità anche penale per la cattiva conservazione di prodotti alimentari, specialmente se deperibili. In effetti, un pacchetto di grissini a lunga conservazione scaduto da qualche giorno non ha effetti dannosi per la salute. Discorso ben diverso per alimenti come formaggi, salumi o uova. Per la disciplina igienica restano pienamente validi i dettami della Legge 283/61. In particolare, ricordiamo che gli alimentari devono essere pienamente conformi alle normative igienico sanitarie indipendentemente dalla loro data di scadenza.
I supermercati possono vendere prodotti scaduti?
Abbiamo capito che vendere prodotti alimentari scaduti può non essere un problema. Questo approccio si allinea con l’impegno internazionale di contrasto allo spreco alimentare. In quest’ottica, già da tempo, molti supermercati offrono prodotti vicini alla data di scadenza a prezzo ribassato. Infatti, in alcuni casi, dedicando a queste offerte spazi appositi. In altri Paesi, soprattutto del Nord Europa, si sono spinti oltre. Sono nati infatti interi supermercati dedicati a prodotti scaduti ma ancora integri e sani.
Catene come la britannica Co-Op o la danese WeFood sono specializzate in questo commercio che consente prezzi ribassati di oltre il 50%. L’obbiettivo è conciliare una riduzione dello spreco ad un aiuto per le famiglie in difficoltà. La crisi ha infatti ridotto drasticamente il potere d’acquisto per molti cittadini che, grazie alla legislazione favorevole, hanno ora un’opzione in più. Insomma, i supermercati possono vendere prodotti scaduti o esteticamente danneggiati e aiutare le famiglie. Qualche brillante idea per utilizzare il vino andato a male, in un nostro approfondimento.