Quanto mai legittimo per il titolare di un conto corrente chiedersi se i soldi in deposito presso l’istituto bancario vanno dichiarati nel 730. Formulata diversamente la questione suonerebbe così: i soldi sul conto corrente fanno reddito? Di sicuro, la liquidità che il correntista lascia in deposito presso l’istituto di credito non sfugge alla luce del sole.
L’autorità fiscale ha accesso diretto e autorizzato ai dati e alle informazioni relative alle operazioni bancarie di tutti i correntisti. L’attacco massivo dell’Agenzia delle Entrate all’evasione fiscale ha smantellato qualunque misura di riservatezza e di segreto bancario cui il contribuente dovrebbe aver diritto. Gli accertamenti fiscali fanno leva sull’utilizzo di sofisticati software che consentono di incrociare informazioni provenienti da banche dati cui il Fisco ha libero accesso.
Dichiarazione 730/2020
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I contribuenti italiani sono tenuti a presentare annualmente la dichiarazione dei redditi. Nello specifico, il modello 730 coincide con un modulo fiscale di facile compilazione riservato ai lavoratori dipendenti e ai pensionati. A rendere ancor più agevole la dichiarazione della propria condizione reddituale interviene il 730 precompilato.
Sul portale dell’Agenzia delle Entrate il contribuente può reperirlo facilmente nell’area personale. Per accedere ai servizi online ovviamente occorre munirsi di pin Inps, Spid, Fisconline/Entratel o della Carta nazionale dei servizi (Csm). Compilando il modulo fiscale il contribuente non può che chiedersi se i soldi sul conto corrente vanno dichiarati nel 730. Ciò perché, trattandosi di una modalità semplificata per dichiarare i redditi percepiti, non deve effettuare calcoli ed eventuali versamenti o rimborsi avvengono in automatico.
I soldi sul conto corrente vanno dichiarati nel 730?
Torna utile ricordare che, attraverso l’Anagrafe dei conti correnti, l’Autorità fiscale è autorizzata a raccogliere dati relativi all’ammontare della liquidità del correntista. Ciò nonostante, nella dichiarazione semplificata del modello 730 non confluiscono le somme di cui il contribuente dispone sul proprio conto corrente. Nè rientrano nella dichiarazione dei redditi gli interessi legati ai conti correnti perché già tassati annualmente dalle banche nella misura del 20%.