Le malattie cardiovascolari sarebbero una delle prime cause di morte nelle donne. Sempre più soggetti femminili, infatti, contrarrebbero questi disturbi nelle diverse fasi della loro vita. In particolare, dopo la menopausa. Purtroppo, al dato attuale, questi fatti rimarrebbero ancora alquanto sottovalutati. I sintomi dell’infarto nelle donne, di fatto, differiscono non molto da quelli maschili, ma vale la pena di conoscerli, in modo da saper reagire in tempo.
Infatti, agire sui fattori di rischio cardiovascolari sarebbe possibile, ma non tutti sono modificabili. Come ad esempio, l’età o la familiarità. C’è una differenza, in ogni caso, tra età anagrafica ed età biologica: la seconda è quella che ognuno dimostra, ed è variabile a seconda di come cambia lo stile di vita. Assumere modelli di vita sani, come un’alimentazione bilanciata e benefica per le funzioni del cuore, oppure smettere di fumare, aiuterebbe in tutti i casi migliorare lo stato di salute generale.
I sintomi dell’infarto nelle donne, quali sarebbero, quanto durano e cosa fare
Indice dei contenuti
I sintomi legati a una sofferenza circolatoria delle coronarie, riconducibili quindi all’angina o all’infarto, nelle donne si presentano in modo un po’ diverso rispetto agli uomini. Il fatto che questi episodi siano meno intensi rispetto a quelli da cui viene colto l’uomo, ad esempio, provoca una generale sottovalutazione del problema da parte del soggetto femminile che li riceve. I dolori delle donne sono più lievi in quanto sarebbero munite di coronarie più piccole, che produrrebbero segnali fuorvianti e più sottili. I sintomi, inoltre, potrebbero non essere quelli classici, ovvero il caratteristico dolore al braccio o al petto. Potrebbero invece esprimersi con delle fitte alle spalle, in mezzo al petto e poi irradiate al braccio destro, nonché dolori simili a quelli da artrosi.
Quanto durano i sintomi dell’infarto nelle donne
Il fatto che le donne appongano una valutazione meno attenta nei riguardi dei sintomi delle malattie cardiovascolari, produce un effetto devastante. Infatti, queste persone rischierebbero di arrivare in ospedale troppo tardi per ricevere un soccorso adeguato. In questo modo, si complicherebbe anche la diagnosi. Nelle donne, i sintomi avrebbero durata maggiore o minore rispetto agli uomini, a seconda del soggetto. Di solito, il dolore tipico che si sprigiona in mezzo al petto, tipico dell’infarto miocardico, dura dai 10 ai 15 minuti, con affanno respiratorio.
Cosa fare in caso di sintomi d’infarto
Durante un attacco cardiaco, è inutile attendere o chiamare il proprio medico base, perché la risposta deve essere tempestiva. Se si dovesse avere anche il minimo sospetto di essere vittima di infarto, bisogna assolutamente farsi portare al Pronto Soccorso o chiamare il 118, per ricevere immediatamente le cure necessarie.
Lettura consigliata
Come riconoscere una gravidanza dai primi giorni, segnali e sintomi