Per chi non è un esperto, dover assaggiare il vino è un vero incubo. Come evitare figuracce al ristorante? O, peggio ancora, servire agli ospiti una bottiglia scadente? Ecco i semplici trucchi per riconoscere un vino cattivo senza capirci nulla.
Come riconoscere un vino cattivo dall’aspetto
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Tutti sanno che l’odore di tappo è un cattivo segno. Ma anche l’aspetto della bottiglia è importante. Innanzitutto, infatti, bisogna osservare se il tappo sporge. In questo caso, il vino è probabilmente da buttare.
Un altro fattore fondamentale è il colore. In particolare, il vino non deve tendere al marrone se è rosso, o al giallo/marroncino se è bianco. Questo colore, infatti, è spia di un processo di ossidazione. Il vino può essere ossidato perché la bottiglia è rimasta aperta troppo a lungo. Ma può anche trattarsi di un problema occorso durante l’imbottigliamento. Se il vino è invecchiato, un sfumatura tendente al marrone è normale. Ma il vino giovane (1-2 anni) non dovrebbe presentare questo colore.
Un altro cattivo segno facile da cogliere è la presenza di bollicine. Se il vino dovrebbe essere fermo, ma non lo è, significa che vi è un processo di fermentazione in atto. Meglio chiedere una nuova bottiglia.
Non solo odore di tappo
Veniamo ora all’odore del vino. Riconoscere il classico odore di tappo spesso non è facile. Ma ci sono altri sentori che possono aiutare a riconoscere un vino cattivo.
In particolare, non bisognerebbe bere un vino che sa di cane bagnato, cartone bagnato o cantina umida. Questi sentori sono infatti spia della presenza di TCA nel tappo. Questa molecola è ciò che resta nel tappo di sughero se vi si è formato un fungo.
Altri vini da evitare sono quelli che sanno di aceto o acetone, di stalla oppure di muffa. Infine, il vino troppo acido o con un sentore di zolfo è sicuramente cattivo. Ecco tutti i semplici trucchi per riconoscere un vino cattivo senza capirci nulla!
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