Uno dei piatti della cucina italiana più apprezzati è la pasta con il pesto. Il protagonista è senza dubbio il basilico, che avrebbe tante proprietà e vari usi.
Pochi sanno quale sia la ricetta originale del pesto genovese, sebbene sia molto conosciuto. Secondo ciò che riporta il sito del Consorzio, per farlo bene per 300 g di pasta occorrerebbero:
- 25 g di basilico genovese DOP;
- 50 ml di olio extravergine d’oliva;
- 3 cucchiai di Parmigiano Reggiano DOP oppure Grana Padano;
- un cucchiaio di Pecorino DOP;
- uno spicchio d’aglio;
- mezzo cucchiaio di pinoli;
- pochissimo sale.
A volte si tende ad aggiungere o a togliere qualche ingrediente, falsando così il gusto del vero pesto genovese.
Un altro problema quando si prepara è quello relativo al colore. Dobbiamo sapere che non si tratta solo di un fattore estetico, anche il sapore potrebbe cambiare. Scopriamo, quindi, come prevenire questo cambiamento del nostro pesto.
I segreti per non fare annerire il pesto di basilico fatto in casa
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Ci sarebbero alcuni accorgimenti da prendere per fare un buon pesto e cercare di mantenerlo verde. Innanzitutto, scegliamo un basilico dalle foglie piccole, integre e profumate. L’ideale sarebbe proprio quello ligure. Laviamole e tamponiamole. Non devono avere sulla superficie goccioline d’acqua. A questo punto spennelliamole di olio.
Un altro segreto sarebbe quello di usare un mortaio in pietra. In mancanza di esso, dovremmo mettere in frigo per qualche ora il bicchiere del frullatore e le lame. Il colore scuro del pesto, infatti, sarebbe dovuto al contatto con l’aria, perciò con l’ossigeno, e alla temperatura elevata.
Quando andremo a frullare le foglioline, queste saranno protette dall’olio e in contatto con lame fredde. Per evitare un surriscaldamento, azioneremo l’elettrodomestico facendo molte pause.
Per conservare il pesto almeno per una settimana, quando lo metteremo nel vasetto, sterilizzato e asciutto, copriremo la superficie con altro olio extravergine d’oliva. Questo è un trucchetto delle nonne che sembrerebbe ancora valido.
Altri condimenti da preparare e la pasta più adatta
In alternativa al pesto genovese, ogni tanto potremmo preparare altre salsine per condire la pasta. Per il pesto alla trapanese, in acqua salata sbollentiamo alcuni pomodori. Poi andremo a scolarli e a togliere la buccia. Frulliamoli con uno spicchio d’aglio, delle foglie di basilico, 100 ml d’olio extravergine d’oliva, un cucchiaio di pecorino e delle mandorle.
Se preferiamo una salsa veloce senza basilico, potremmo usare della frutta secca. Tritiamo 20 gherigli di noci e poi frulliamoli con dei pinoli, un po’ di ricotta, sale, pepe e un pizzico di maggiorana. Nel caso il composto risultasse troppo denso, aggiungeremo del latte.
Dopo aver appreso i segreti per non fare annerire il pesto di basilico e come farne di altri, passiamo alla pasta. Per assaporare bene un piatto con il pesto sarebbe opportuno cuocere della pasta corta possibilmente fresca. Ad esempio, trofie, cavatelli, gnocchi, casarecce oppure pasta rigata prenderebbero meglio il condimento. Inoltre il pesto, soprattutto quello genovese, si potrebbe pure usare per delle lasagne diverse dal solito.