Il 2024 borsistico volge al termine e lascia dietro di sé un anno di alti e bassi. Dai record di Wall Street ai movimenti dei titoli del Ftse Mib, è stato un viaggio pieno di sorprese. Quali aziende hanno brillato? E chi, invece, ha subito il peso delle difficoltà?
Ogni fine anno porta con sé il momento dei bilanci, e il 2024 non fa eccezione. I mercati finanziari hanno attraversato un periodo ricco di cambiamenti, con alcune aziende che hanno stupito per la loro capacità di adattamento e altre che hanno pagato il prezzo di scelte poco fortunate o di contesti economici sfavorevoli. Il Ftse Mib, uno degli indici di riferimento in Europa, ha registrato movimenti significativi, offrendo agli investitori storie di successo e lezioni di cautela. Quali sono stati i protagonisti? E quali segnali ci lasciano per il futuro? Analizziamo insieme un anno di mercato, tra record e battute d’arresto.
I titoli in crescita: le stelle del Ftse Mib nel 2024
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Nel 2024, il Ftse Mib ha visto alcune performance straordinarie. Tra i titoli più brillanti ci sono stati Unipol e Banca Monte dei Paschi di Siena (Mps), che hanno più che raddoppiato il loro valore.
Unipol ha catturato l’attenzione a febbraio con l’annuncio della fusione con UnipolSai, accompagnata da un’offerta pubblica di acquisto volontaria. Questa mossa strategica ha consolidato il posizionamento della compagnia nel settore assicurativo, attirando gli investitori grazie a una visione chiara per il futuro.
Mps, dal canto suo, ha beneficiato di speculazioni legate a possibili fusioni bancarie e della rimozione delle restrizioni BCE sui dividendi. Con un payout del 75% e un dividendo prospettato superiore a un miliardo di euro, il titolo ha vissuto un anno di grande risalita, consolidato dalla vendita del 15% delle azioni da parte del Tesoro.
Anche Bper Banca ha registrato guadagni significativi, sostenuta dalla fiducia nel nuovo Piano Industriale 2024-2027. Leonardo, invece, ha beneficiato delle crescenti spese militari a livello internazionale, mentre Saipem ha sorpreso con stime riviste al rialzo e una politica sui dividendi convincente.
I titoli in difficoltà: chi ha sofferto nel 2024
Non tutti i titoli del Ftse Mib hanno avuto un anno positivo. Tra i peggiori troviamo Stm, Campari e Stellantis.
Stm ha sofferto il calo nella domanda di chip industriali e automobilistici, un trend che potrebbe proseguire anche nel 2025. La debolezza del mercato ha pesato sulle sue performance, rendendo l’anno una sfida per l’azienda.
Campari, invece, ha visto una discesa costante in Borsa. Le vendite e i margini sono calati, aggravati dall’assenza di un amministratore delegato stabile dopo le dimissioni improvvise di Matteo Fantacchiotti. La debolezza del business in America ha ulteriormente complicato la situazione.
Stellantis ha affrontato un anno difficile, segnato da difficoltà nel settore automobilistico europeo e dall’uscita anticipata del CEO Carlos Tavares. Gli avvertimenti sui conti 2024 hanno peggiorato la percezione degli investitori, trascinando il titolo verso il basso.
Cosa ci aspetta nel 2025?
Il 2024 ci ha insegnato che il mercato è sempre ricco di opportunità e insidie. La chiave per gli investitori sarà interpretare i segnali, mantenere una visione a lungo termine e imparare dalle storie di successo e dai fallimenti. Quali sorprese ci riserverà il nuovo anno?
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