Il 2023 è stato un anno molto particolare dove i mercati sono saliti con rendimenti che non si vedevano da diversi anni. Molti addetti ai lavori sono rimasti stupefatti ed il motivo era molto semplice a parer loro. La curva dei rendimenti inclinata negativamente proiettava una severa recessione e i rialzi dei tassi delle Bamche centrali non potevano che portare a questo scenario. Inoltre, la guerra in Ucraina, e gli altri focolai in Medioriente, non promettevano nulla di buono. A questo contesto geopolitico, si è aggiunta poi la guerra in Israele. Cosa attendere nei prossimi 12 mesi? Quali sono i rischi per il prossimo anno dei mercati azionari?
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Alla chiusura della seduta di contrattazione del giorno 29 dicembre abbiamo letto i seguenti prezzi sugli indici azionari analizzati:
Dax Future
16.960
Eurostoxx Future
4.592
Ftse Mib Future
30.598
S&P500
4.719,19.
Come da finestra temporale i volumi si sono ulteriormente contratti e ci sono stati alti e bassi in un contesto positivo come da effetto TOM e ciclità stagionale. Ora questa scia dovrebbe proseguire fino alla scadenza del setup statico del 6 gennaio e forse fino a metà mese. Non dvrebbe essere superata questa data per vedere formare un’inversione ribassista che potrebbe continuare almeno fino a metà febbraio/prima decade di marzo.
Il minimo annuale è atteso nel mese di maggio per poi lasciare spazio a un rialzo fino alla fine dell’anno. Un 2024 atteso comunque al rialzo e con un rendimento del 7/10% per le Borse mondiali.
Come regolarsi invece per la prossima settimana? Il trend rimarrà rialzista se le chiusure del 5 gennaio saranno superiori a:
Dax Future
16.795
Eurostoxx Future
4.530
Ftse Mib Future
30.480
S&P500
4.758.
I rischi per il prossimo anno dei mercati azionari?
Non sono diversi da quelli che gli analisti proiettavano per il 2023. Cambia qualcosa comunque:
al posto dei rialzi dei tassi sono attesi dei ribassi dal secondo semestre in poi;
si aggiunge l’incognita delle presidenziali americane del 5 novembre.
Nonostate queste variabili, noi come di anno in anno, non possiamo che “sposare” quanto indicano le serie storiche:
non ci saranno tagli dei tassi di interesse e ci sarà solo soft landing e quindi non recessione,
l’anno chiuderà positivo e questa scia continuerà fino al 2027.
Vedremo poi cosa accadrà.
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