Buone notizie in materia fiscale per i contribuenti. Precisamente, sui rimborsi che nel 2022 sono aumentati sia di numero, sia per controvalore complessivo. Dai dati consolidati dell’Agenzia delle Entrate, inoltre, vediamo perché in Italia i rimborsi fiscali, seguendo la procedura corretta, sono sempre più veloci.
Il 2022 è stato un anno decisamente positivo, per i contribuenti, dal fronte dei rimborsi sulle tasse. E questo perché, proprio per l’anno che volge al termine, è aumentato non solo il numero dei pagamenti a credito, con tempistiche di erogazione che sono sempre più rapide. Ma anche il controvalore complessivo degli importi a rimborso accreditati.
Nel dettaglio, dai dati consolidati forniti dall’Agenzia delle Entrate è emerso che nel 2022, rispetto all’anno precedente, il numero dei pagamenti a rimborso è aumentato del 4,5% a quota 3,4 milioni. Ovverosia, numericamente, circa 150 mila in più rispetto al 2021.
Ancora migliore il trend dell’importo complessivo dei rimborsi. Che si è attestato quest’anno a quasi 2 miliardi di euro in più rispetto al 2021. Precisamente, 20 miliardi di euro di rimborsi fiscali complessivi che fanno anno su anno un incremento a due cifre del 10%.
I rimborsi fiscali dell’Agenzia delle Entrate sono sempre più veloci, ecco come e perché
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In più, quest’anno c’è stata un’ulteriore accelerazione dei tempi di rimborso. E questo, in particolare, grazie al sistema automatizzato del Fisco. Che riconosce gli importi a credito con l’addebito su IBAN postale. Oppure su IBAN bancario fornito in via preventiva dal contribuente.
L’IBAN collegato al conto corrente bancario o postale, intestato al contribuente, si può inserire in qualsiasi momento dal portale dell’Agenzia delle Entrate. Accedendo al sito con autenticazione. Ovverosia con le credenziali del Fisco oppure con un’identità digitale. Tra lo SPID, la CIE e la CNS. Così come sempre dall’area riservata, se necessario, il contribuente può cambiare l’IBAN in qualsiasi momento.
I rimborsi fiscali dell’Agenzia delle Entrate innestano il turbo. Perché, dal via libera all’importo da liquidare, per l’accredito ormai passano in media appena dieci giorni circa. Quindi, rispetto al passato i rimborsi dell’Agenzia delle Entrate sulle tasse sono davvero sprint.
In più, grazie all’automazione introdotta con il Decreto ‘Semplificazioni fiscali’, ovverosia il Dl n. 73/2022, pure per eredi dei rimborsi spettanti ai contribuenti deceduti l’accredito delle somme spettanti è diventato più rapido.
Per numero di pagamenti a credito con le Entrate l’IRPEF restituita batte tutti in volata
Considerando il numero dei pagamenti a credito, nel 96% dei casi si tratta dell’IRPEF da restituire. Per un controvalore complessivo che nel 2022 si è attestato a 2,7 miliardi di euro. Ovverosia con un +8% rispetto al 2021.
Alle imprese la quota rilevante dei pagamenti riguarda i rimborsi dell’IVA
Mentre per controvalore nei rimborsi a svettare nel 2022 è l’IVA con ben 15,5 miliardi di euro restituirti ad oltre 90 mila tra artigiani, liberi professionisti e imprese. Anche in questo caso, rispetto all’anno precedente, c’è stata per i rimborsi fiscali una crescita in controvalore pari al 5,5%.
Sempre per le imprese, infine, nel 2022 si contano 7 mila rimborsi legati alla deducibilità IRAP per questi 300 milioni di euro. E 6.000 rimborsi di imposte dirette per un controvalore pari a 1,2 miliardi di euro.