Nelle ultime 14 settimane ben 13 hanno visto una chiusura superiore al livello di apertura. La forza dei rialzisti, quindi, è evidentissima e al momento non sembra che ci siano preoccupazioni all’orizzonte. Quindi, i rialzisti potrebbero avere preso il sopravvento sui mercati azionari americani.
Le motivazioni alla base del rally dei mercati azionari americani
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Venerdì, i mercati azionari hanno vissuto un rally spinto dai massimi record raggiunti da S&P 500, Dow Jones Industrials e Nasdaq 100. L’apertura positiva è stata influenzata dai risultati eccezionali sugli utili di giganti tecnologici come Amazon.com e Meta Platforms. L’entusiasmo è cresciuto ulteriormente con il rapporto sugli stipendi di gennaio negli Stati Uniti, superiore alle aspettative, che ha rafforzato le prospettive per i profitti aziendali. La fiducia dei consumatori statunitensi, rivista al rialzo per gennaio dall’Università del Michigan, ha contribuito a sostenere ulteriormente le azioni, raggiungendo i massimi di due anni e mezzo.
Le azioni hanno resistito all’aumento dei rendimenti obbligazionari, seguito dal rapporto sulla disoccupazione statunitense di gennaio, che ha superato le previsioni. Il robusto mercato del lavoro statunitense e le ridotte aspettative di tagli dei tassi della Fed hanno consolidato il sentimento positivo.
I dati di gennaio hanno mostrato un notevole aumento delle buste paga non agricole negli Stati Uniti, superando le aspettative e rappresentando il più grande incremento annuo. Anche i dati di dicembre sono stati rivisti al rialzo. Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 3,7%, indicando una forza del mercato del lavoro superiore alle previsioni.
La retribuzione oraria media di gennaio negli Stati Uniti ha superato le aspettative, evidenziando un aumento mensile del +0,6% e un aumento annuo del +4,5%. Gli ordini industriali di dicembre sono aumentati dello 0,2% rispettando le previsioni.
Il mercato sta già incorporando la probabilità di un taglio del tasso d’interesse del 25 punti base all’incontro del FOMC di marzo (22%) e del successivo in aprile-maggio (91%).
I rialzisti potrebbero avere preso il sopravvento sui mercati azionari americani: le indicazioni dell’analisi grafica
Continua la corsa al rialzo delle quotazioni del Dow Jones che continua ad aggiornare i record storici. I massimi e minimi crescenti esprimono molto bene la tendenza rialzista in corso. Affinché possa continuare, però, potrebbe essere decisiva la rottura della resistenza in area 37.917. In questo caso il rialzo potrebbe continuare secondo lo scenario mostrato in figura.
Un segnale ribassista potrebbe arrivare da una chiusura settimanale inferiore a 36.576 accompagnata da un incrocio ribassista delle medie.
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