Un brutta notizia si è abbattuta sui produttori di pneumatici europei finiti sotto la lente della UE. C’è il sospetto, infatti, che ci sia su un possibile cartello dei prezzi. La conseguenza di questa notizia è stata un calo in Borsa. Cerchiamo, quindi, di capire quale possa essere il futuro delle azioni Pirelli.
La UE mette i produttori di pneumatici nel mirino
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La Commissione Europea, responsabile della tutela della concorrenza nell’Unione europea, ha condotto ispezioni a sorpresa presso le sedi di diverse aziende attive nel settore degli pneumatici in vari Stati membri per indagare su possibili violazioni delle norme antitrust dell’Unione. Pirelli, Continental e Michelin sono tra le aziende coinvolte, e tutte hanno affermato di cooperare pienamente con le indagini.
La Commissione si preoccupa del possibile coordinamento dei prezzi tra le aziende ispezionate, inclusa la comunicazione pubblica. Il titolo di Pirelli ha registrato una perdita del 3,8% nel corso della giornata, ma ha poi recuperato gran parte delle perdite alla chiusura. Michelin e Continental hanno sperimentato cali simili e parziali recuperi. Le ispezioni riguardano gli pneumatici di ricambio nuovi per autovetture, furgoni, camion e autobus venduti nello spazio economico europeo. Le aziende trovate colpevoli di violazioni antitrust rischiano multe fino al 10% dei ricavi globali.
Negli ultimi anni a Commissione ha multato diverse imprese in settori correlati a quello automobilistico.
Le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Pirelli (MIL:PRC) ha chiuso la seduta del 30 gennaio in area 5,134 €, con un ribasso dello 0,70% rispetto alla seduta precedente.
A livello settimanale, visto il forte recupero dai minimi, le azioni Pirelli non hanno affatto risentito del ribasso. Rimane, quindi, ancora valida la proiezione rialzista in corso. Lo scenario più probabile è quello mostrato in figura.
I ribassisti, invece, potrebbero prendere il sopravvento nel caso di una chiusura settimanale inferiore a 4,789 €.
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