Ci sono generi alimentari che, pur essendo di prima necessità, presentano dei prezzi di vendita che sono fuori controllo. In quanto si registrano su base annua rincari a due cifre. In certi casi gli aumenti da un anno all’altro sono addirittura superiori al 40%.
Per esempio, attualmente rispetto al trimestre da luglio ad agosto 2021, il prezzo medio dell’olio di semi è aumentato di quasi il 41%. Pesanti rincari pure per la pasta di semola con un +30%, ma anche per l’olio di oliva con un +33% circa, ed il riso con aumenti di prezzo che sono prossimi al 20%.
Questi numeri emergono da un’analisi di Unioncamere nel sottolineare come in Italia per le famiglie l’estate sia davvero rovente a tavola. Con i rincari che sono da spiegarsi in parte con l’invasione delle truppe russe in Ucraina. Che ha portato allo stop delle esportazioni di grano. Ma c’è anche da dire che i prezzi di molti generi alimentari sono schizzati a causa dell’aumento dei costi dell’energia.
I prodotti alimentari al supermercato che svuotano il portafoglio
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Oltre ai generi alimentari sopra indicati, infatti, si registrano aumenti pure per i legumi in scatola, per la passata di pomodoro, per il tonno in scatola all’olio di oliva, per la mozzarella ed anche per le carni rosse e per quelle trasformate come il prosciutto.
Ecco quindi quali sono i prodotti alimentari al supermercato per i quali fare in questo momento molta attenzione. Altrimenti per riempire il carrello della spesa serviranno molti più soldi rispetto ad un anno fa. Tra i prodotti alimentari con i prezzi in lieve calo anno su anno, invece, Unioncamere ha segnalato la carne fresca di pollo con un -2,7%. Ed un -1,9% per la carne di suino.
Perché mangiare in questo momento costa sempre di più
Sul perché mangiare in questo momento costa sempre di più, gli aumenti dei prezzi al dettaglio derivano dalla produzione alimentare che, a sua volta, richiede maggiori costi lungo tutta la filiera. Non a caso, negli ultimi dodici mesi, in Italia Unioncamere stima un aumento dei prezzi alla produzione che sfiora il 15%.
Ora più che mai, per acquistare al minor prezzo possibile, per le famiglie è quindi fondamentale fare la spesa confrontando i prezzi tra i vari supermercati. Con il discount che in genere è il punto vendita più economico, ma spesso solo per alcuni prodotti. Mentre altri si trovano a minor prezzo, a parità di quantità e qualità, in altri punti vendita. In più, per risparmiare sull’acquisto dei generi alimentari occorre pure sfruttare i soliti volantini con le offerte.
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